Soverato, il Tar dà ragione al Mercato della Terra: chiusura illegittima

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Il logo del Mercato della Terra
  22 luglio 2019 15:35

di EDOARDO CORASANITI

“Abbiamo vinto”, esultano da Facebook. La sentenza del Tribunale Amministrativo della Calabria dà ragione al Mercato della Terra, un noto locale di degustazione alimentare di Soverato (in via Aldo Moro, nei pressi del lungomare) chiuso dal Comune a febbraio del 2017: l’atto di Palazzo di Città è illegittimo e da annullare.

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La vicenda nasce a febbraio del 2017, quando l’Amministrazione revoca la locazione dell’immobile concesso dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto del marzo del 2016: manca il pagamento per la partecipazione al bando (pari a circa 1200 euro).
Una ragione che spinge verso la chiusura del Mercato della Terra e la richiesta ai proprietari di restituire le chiavi dell’immobile. 
La decisone provoca un po’ di stupore negli interessati, i quali si precipitano a sanare la situazione, chiedendo anche ripetutamente la possibilità di trovare una soluzione bonaria. Risposta negativa, il Comune procede dritto e vuole indietro l’immobile. Difesi da studio Corapi avvocati (in particolare, Simone Corapi), i proprietari, Antonio e Rossana Loprieno, fanno notare come l’esistenza di un giudizio al Tar presentato ad aprile del 2017 e il suo esito incerto avrebbe potuto comportare una serie di costi aggiuntivi, basti pensare allo smontaggio, al trasporto, al deposito. Niente da fare, a gennaio del 2019 il Comune dà esecuzione alla precedente ordinanza e riacquisisce il bene.
Pochi giorni fa però il risultato dei giudici del Tar (Vincenzo Salamone, presidente, Francesco Tallaro, primo referendario
Pierangelo Sorrentino, referendario, Estensore): danno ragione allo studio legale Corapi e al Mercato della Terra. Il provvedimento di revoca è da annullare.
“Ha vinto la giustizia”, commenta Rossana Loprieno su Facebook, trovando il plauso e l’entusiasmo di decine e decine di clienti che, nei pochi mesi di attività del locale, hanno apprezzato la qualità e l’innovatività dei prodotti serviti al tavolo.
Il Comune di Soverato, proprio in queste ore, valuterà se ricorrere al Consiglio di Stato per appellare la sentenza.

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