Soverato, partono le riprese di “Antonello Gagini- Arti sublimi” il docu-film sulla “Pietà”

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images Soverato, partono le riprese di “Antonello Gagini- Arti sublimi” il docu-film sulla “Pietà”

  27 maggio 2023 09:15

Un docu-film per raccontare la genesi di uno dei simboli identitari più forti della città di Soverato che intreccia quella di una intera comunità, custode da secoli di uno dei più preziosi beni culturali calabresi dietro il quale si celano storie, aneddoti e leggende. Sono partite nei giorni scorsi  le riprese dello short movie dedicato alla “Pietà” di Antonello Gagini, nel progetto realizzato dall’associazione “Sirena Ligea”ed edito e promosso da e- bag e società specializzata in produzioni innovative nel campo della cultura per “Rinascente”, Unione Europea, Ministero della Cultura, Soprintendenza di Roma, e protagonista in lavori che hanno trovato posto in musei del calibro del Rijksmuseum di Amsterdam, del museo nazionale di Anversa e del museo nazionale di Poznan.

Si intitola “Antonello Gagini – Arti sublimi”,  il lavoro sostenuto dalla Regione Calabria nell’ambito degli Eventi Culturali per l’annualità 2021, con il patrocinio del Comune di Soverato, presentato in conferenza stampa dal vicesindaco di Soverato Emanuele Amoruso alla presenza dell’ideatore del soggetto Ulderico Nisticò,  del l'attore Marco Bonini, artista di fama nazionale e protagonista di numerosissime produzioni RAI, di Andrea Perrotta amministratore delegato di e-bag e di Antonio Chiaravalloti rappresentante di quella comunità religiosa che da sempre ha un ruolo importante nella custodia dell’opera. 

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<  che segna il ritorno di Marco Bonini a Soverato, artista che abbiamo ospitato e apprezzato in un importante e significativo spettacolo teatrale inserito nel cartellone della stagione 2019/2020 e che viene realizzato dalla e-bag che è una società soveratese che opera in tutto il mondo, per noi garanzia di qualità e professionalità. Si tratta di un progetto a cui teniamo molto che vuole valorizzare il gruppo marmoreo de “La pietà” di Antonello Gagini custodito nella chiesa matrice di Soverato Superiore e nel contempo raccontare una storia che fa parte della nostra identità culturale>>.  

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<>. Un lavoro che vuole rendere fruibile quella cultura che per troppo tempo è stata rilegata a un ambito di nicchia  e che vuole farlo utilizzando l’immediatezza delle immagini capaci di rendere leggibile non solo le fonti storiche legate alla genesi del gruppo marmoreo, ma anche tutto ciò che nel tempo è ruotato attorno all’opera. 

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Partendo da qui e contestualizzando le difficoltà legate alla realizzazione di un gruppo marmoreo realizzato su commissione, suggeriamo una riflessione sulle vicende che hanno visto protagonista l’opera che oggi sappiamo inglobare delle parti non originali con cui si sono riparati dei danni per molto tempo attribuiti a un terremoto, ma creati da altro e sulla leggenda che narra le modalità di collocazione a Soverato dell’opera a seguito della disputa con il paese di Petrizzi risolta dalla bizzarra decisione di collocarla su un carro trainato da buoi lasciando che fossero gli animali a scegliere la direzione e conseguentemente il comune in cui collocarla. Dietro la storia dell’opera c’è anche quella di una intera comunità che oggi la custodisce>>.  Retroscena che hanno convinto l’attore romano a sposare il progetto. 

<>. 

 

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