"Il 7 dicembre prossimo si terrà, presso il Tribunale Ordinario di Lamezia Terme, l’ennesima udienza della causa intentata circa dieci anni fa dal Comune di Soveria Mannelli per ottenere la risoluzione per grave inadempimento, il rilascio dell’immobile ed il pagamento dei canoni maturati e maturandi relativi al contratto di locazione, stipulato tra il medesimo Comune e la Medical Sport Center Srl nel lontano 1998 ed avente ad oggetto una struttura pubblica di grande dimensione". Lo rende noto il sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo.
"Una causa iscritta a ruolo nel lontano 2013 e che è stata oggetto di innumerevoli rinvii e sostituzioni di giudici tali da determinarne una durata veramente insolita per un procedimento di questo genere. Il contenzioso riguarda il mancato pagamento del canone di locazione di una struttura pubblica, realizzata negli anni ’80, per ospitare un carcere mandamentale, costata circa 7 miliardi delle vecchie
lire. Nell’anno 1998 il predetto immobile, che si sviluppa su un’area di circa 15.000 mq e circa 3.ooo mq
di superfice coperta, venne dato in locazione al fine di realizzarvi una struttura assistenziale, che a
distanza di oltre 24 anni dalla stipula del contratto (11/11/1998) non ha prodotto nemmeno un
centesimo di euro di introito per le casse comunali".
"L’oggetto del contendere - viene precisato - ammonta a circa 366.000,00 euro di canoni ad oggi maturati ed il rilascio di un immobile che, se fosse stato immediatamente consegnato, avrebbe potuto apportare entrate per le casse comunali e, comunque, un adeguato utilizzo per finalità di interesse pubblico anche alla luce delle opportunità che il PNRR può fornire in questo momento".
Nel frattempo, infatti, il Comune di Soveria Mannelli, anche per il predetto motivo, ha dovuto dichiarare il dissesto con conseguenze infauste per i propri cittadini costretti, a causa di questa paradossale situazione, a subire l’aumento dei tributi comunali nella misura massima consentita. L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Michele Chiodo e difesa in giudizio dall’Avv. Francesco Carnovale Scalzo, del Foro di Lamezia Terme, auspica la conclusione positiva di questa annosa vicenda che offende la dignità di un’intera comunità e si fa interprete del comune sentire manifestando piena fiducia nell’operato della Giustizia e nell’affermazione dei principi di legalità.
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