Sovraffollamento carceri: l’ex senatrice Silvia Vono partecipa all’iniziativa ‘Estate in carcere’

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images Sovraffollamento carceri: l’ex senatrice Silvia Vono partecipa all’iniziativa ‘Estate in carcere’

  12 agosto 2024 14:18

di FRANCESCO IULIANO

Gli ultimi episodi accaduti nelle carceri italiane ed i fatti di sabato scorso nell’Istituto carcerario ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro hanno, ancora di più, puntato il dito sulla questione del sovraffollamento delle carceri. Un dibattito al quale si sono aggiunte le polemiche, di una parte della politica, sull’approvazione al Senato del ‘Decreto carceri’. 

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Un caso, quello del sovraffollamento delle carceri, che tocca livelli alti di sopportazione soprattutto a ridosso della stagione estiva. 

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E con l’aumento della popolazione carceraria all’interno degli Istituti, crescono di conseguenza gli eventi critici con suicidi, tentativi di suicidio, atti di autolesionismo ed aggressioni al personale della Polizia Penitenziaria. 

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Pe la Calabria, i numeri del problema carceri diffusi dal Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Luca Muglia sono dati che fanno riflettere.

Una relazione che  l’ex senatrice forzista Silvia Vono ha commentato dicendo che 

“In Calabria, le condizioni di detenzione, non sono diverse da quelle di altre parti d’Italia per cui  lo stesso Presidente Mattarella le ha definite  “indecorose per un Paese civile”. E’ urgente, dunque, intervenire con forza perchè le criticità determinate dalla carenza di personale e gli alti livelli di sovraffollamento dei nostri Istituti penitenziari rischino di far esplodere una situazione già grave specie in una regione in cui si fa fatica ad affermare i diritti, e non solo per una questione culturale. Eppure, la difesa dei diritti fondamentali, baluardo della nostra Costituzione, in particolare delle persone detenute, è la base per qualificare un popolo ed affermarne la dignità.

La relazione semestrale del Garante Regionale - ha aggiunto - ha evidenziato gli aspetti allarmanti della permanenza in carcere, dovuti proprio al crescente numero di persone detenute in applicazione di una misura cautelare ed a quello dei minori, in conseguenza all’applicazione del decreto Caivano, che non consentono un’ adeguata rieducazione della persona ristretta. 

All’iniziativa del 6 aprile scorso sui temi della giustizia riparativa, come associazione abbiamo puntato l’attenzione sui minori rappresentando la situazione al viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, in collegamento da remoto che, nel condividere l’importanza di risolvere le controversie attraverso misure di reinserimento sociale e’ intervenuto anche  sulla risorse stanziate dal Governo in tema di giustizia per nuove assunzioni di personale della Polizia penitenziaria e dei funzionari socio-giuridico pedagogici. 

Come appartenente a Forza Italia ed ex  parlamentare, partecipo con entusiasmo ed ottimismo all’iniziativa “Estate in carcere”, lanciata dal ministro Tajani che prevede una serie di visite negli Istituti penitenziari di tutta Italia per verificare le condizioni dei detenuti e confrontarsi con dirigenti e operatori. Sono pronta - ha detto - ed ho già avviato alcune interlocuzioni per partecipare a visite programmate nei vari Istituti calabresi, in collaborazione con tutti gli operatori, per concordare possibili soluzioni alle diverse criticità e garantire il benessere di tutti, detenuti ed operatori della Polizia Penitenziaria per i quali in quali si sta lavorando per una rapida definizione del nuovo contratto di lavoro, considerando anche i funzionari ed i dirigenti che curano  gli aspetti amministrativi, giuridico ma soprattutto umani ed educativi. 

Riguardo poi alle questione delle schermature in plexiglass installate sulle sbarre di alcune camere detentive in alcuni padiglioni degli Istituti Penitenziari di Vibo Valentia (in particolare nella cosiddetta sezione sex offender), Cosenza e Reggio Calabria, addirittura nella sezione femminile, di cui è cenno nella relazione semestrale del Garante, ho informato personalmente sia il viceministro Sisto che il capo dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. 

Pannelli  installati già da alcuni anni che, in modo evidente, impediscono il naturale ricambio dell’aria, alterano la percezione della luce ed aggravano i disagi psico-fisici alle persone detenute, limitando il diritto fondamentale di godere dell’aria e degli spazi essenziali per la vita quotidiana”.

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