Quattro condanne per reati minori e assoluzione per tutti dall'associazione e per 5 da tutte le accuse. Si conclude così in primo grado il processo scaturito dall'operazione scattata nel Soveratese relativa al traffico di stupefacenti” e “detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana”.
LE CONDANNE
Giuseppe Carioti, alias Peppe, 21 anni, residente a Guardavalle: 2 anni e 8 mesi di reclusione e 8000 euro di multa
Nicola Chiefari, alias Lino o Nik, 21 anni, di Soverato: 2 anni e 10 mesi di reclusione e 15000 euro di multa
Cosimo Bruno Franzè, 22 anni, di Serra San Bruno: 2 anni di reclusione e 6000 euro di multa (Pena sospesa)
Damiano Antonio Franzè, 22 anni, di Serra San Bruno: 2 anni di reclusione e 6000 euro di multa (Pena sospesa)
Vincenzo Celia, alias Mastro, 23 anni residente a Montepaone
Ali Chalbi, 20 anni, tunisino domiciliato a Isca sullo Ionio
Antonio Migale, 35 anni, residente a Montauro
Giacomo Deisanti
Antonio Gagliardi
Il collegio difensivo
Giovanni Fioresta, Saverio Viscomi, Domenico Battaglia, Vito Reggio, Gabriele Romanello, Sergio Rotundo, Giuseppe Gervasi, Giuseppe Mario Aloi
L'INDAGINE
L'indagine (LEGGI QUI PER VEDERE ANCHE IL VIDEO) a febbraio 2023 toccò Guardavalle (CZ), Isca sullo Ionio (CZ), Montepaone (CZ), Gasperina (CZ), Montauro (CZ), Monasterace (RC), Serra San Bruno (VV), Mugnano di Napoli (NA), Torino e Bordighera (IM) dove i Carabinieri della Compagnia di Soverato, supportati in fase esecutiva da quelli dei Comandi territorialmente competenti, eseguirono le ordinanze di misure cautelari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro e dai G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Catanzaro e di Reggio Calabria su richiesta delle rispettive Procure (DDA di Catanzaro e Procure della Repubblica per i Minorenni di Catanzaro e Reggio Calabria) ”.
Gli elementi indiziari acquisti riguardarono un presunto sodalizio dedito al traffico di stupefacenti, del tipo marijuana e hashish, con piazze di spaccio in luoghi pubblici dei Comuni del soveratese, canali di approvvigionamento dello stupefacente, in Guardavalle e Serra San Bruno, e luoghi di occultamento collocati in 4 depositi siti in Isca sullo Ionio, Petrizzi, Serra San Bruno e Montepaone.
Il presunto coinvolgimento di soggetti minorenni nella vicenda investigata venne ricostruito attraverso una sinergica collaborazione tra la Procura Distrettuale di Catanzaro ed i diversi uffici di Procura minorili territorialmente competenti, nella logica di garantire un sempre maggiore coordinamento che possa favorire l’emersione di forme di devianza minorile, intervenendo il più precocemente possibile sui contesti socio familiari che favoriscono l’avvicinamento di minori a circuiti delinquenziali anche in forma organizzata.
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