Spaccio, truffa e assenza dal lavoro a Fossato: il vigile urbano e gli altri 15 indagati (I NOMI)

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images Spaccio, truffa e assenza dal lavoro a Fossato: il vigile urbano e gli altri 15 indagati (I NOMI)
Foto di archivio della Polizia Municipale
  11 settembre 2022 12:31

E’ Alessandro Cua, 48 anni, il vigile urbano di Fossato Serralta che da ieri è agli arresti domiciliari con l’accusa di cessione dei sostanze stupefacenti, estorsione e truffa. I fatti sarebbero accaduti nel 2020. 

Secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, Cua sarebbe stato al centro di diversi episodi di cessione di marijuana, venduta nei territori di Catanzaro e in provincia. Fatti aggravati in violazione dei doveri inerenti alla propria funzione pubblica. Ai domiciliari è finito anche Massimo Longo, 53 anni, anche lui accusato di aver commerciato in marijuana. 

Nei capi d'imputazione rivolti al vigile urbano, si legge di come Cua avrebbe indotto una donna di nazionalità straniera a versare la somma di 1000 euro con lo scopo di farla assumere regolarmente e quindi farle acquisire i benefici della cittadinanza europea. Stessa condotta presunta anche nei confronti di un uomo, extracomunitario: Cua lo avrebbe minacciato di non assumerlo come lavoratore domestico o comunque di licenziarlo senza il versamento di denaro. 

Nel mirino anche l'attestazione del vigile urbano sul posto di lavoro, nel Comune di Fossato Serralta. In collaborazione con alcuni dipendenti comunali non identificati, secondo l'accusa, Cua si sarebbe fatto strisciare il "bagde" per testimoniare la sua presenza al palazzo municipale. Sotto i riflettori anche un incidente stradale mai avvenuto che, per l'accusa, sarebbe servito a farsi corrispondere 2400 euro. 

I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI 

Alessandro Cua, 1974 (ai domiciliari)
Massimo Longo, 1969 (ai domiciliari)
Luigi Rotondo, 1988 (cessione stupefacenti)
Vittorio Gentile, 1974 (cessione stupefacenti)
Pietro Silipo, 1974 (cessione stupefacenti)
Gianfranco Scerbo, 1988 (cessione stupefacenti)
Roberto Valelà,1993 (cessione stupefacenti)
Salvatore Valelà, 1981 (cessione stupefacenti)
Antonio Papalia, 2000 (cessione stupefacenti)
Lorenzo Minoliti, 1999 (cessione stupefacenti)
Antonio Merante, 1994 (cessione stupefacenti)
Hamid Ezzari, 1973 (truffa)
Bouchra Bousetta, 1981 (truffa)
Paolo Raimondo, 1971 (abuso d'ufficio)
Patrizia Pastore, 1970 (abuso d'ufficio)
Wanda Marino, 1937 (Fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona)

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