
Di GIANCARLO SPADANUDA*
Leggo articolo,che desta notevole interesse, dell’Avv.Claudia Conidi,pubblicato su “LA NUOVA CALABRIA” in data di ieri 16 nov.,incentrato sull’attività di educazione affettiva nelle scuole;si afferma che:”quando si vieta il confronto educativo in classe..il bisogno di risposta si sposta,soprattutto on line dove nessuno vigila e dove l’accesso a contenuti sensibili o distorti avviene in modo incontrollato...è sottovalutato il rapporto affettivo tra adolescenti e chatbot”.
Chatbot (connesso con INTELLIGENZA ARTIFICIALE=IA) ,brevemente,è un programma informatico che può rispondere a domande,fornire informazioni e simulare conversazioni umane,utilizzando sia il testo che la voce.
Dal 1° settembre di quest’anno è vietato l’uso dei cellulari a scuola:decisione saggia per coloro i quali si intendono di danni da CEM (Campi Elettromagnetici generati da antenne di telefonia ,wi-fi ,tablet,telefoni cellulari) sia fisici che cognitivi. Sin dal 2018 con un mio articolo avevo posto il problema;ne riporto il testo,parzialmente:”
Il liceo San Benedetto di Piacenza -primo in Italia-ha da ieri vietato agli allievi l’uso dello smartphone-per motivi educativi; io aggiungo che va vietato soprattutto per gravi motivi sanitari, per le seguenti ragioni. L’OMS ritiene i campi elettromagnetici emessi dal wi-fi “possibili cancerogeni”; tuttora è in vigore il decreto del Ministero Ambiente che detta regole rigide in relazione all’inquinamento elettromagnetico indoor nei luoghi pubblici (cioè al chiuso, quindi anche nelle scuole);in Francia(ma anche in altri Stati) da settembre è stato vietato l’uso dei cellulari nelle scuole; sono stati accertati danni alla retina secondo autorevoli studi(colpevole la “luce blu” di smartphone e tablet).
Centinaia sono gli studi indipendenti sfavorevoli ai CEM dannosi. In una intervista ad una alunna del suddetto Liceo, tuttora postata sul web, la disperazione di non poter più usare lo smartphone è dipinta sul suo volto: quasi le fosse accaduta una grave disgrazia. Il maggiore studioso planetario dei campi elettromagnetici è il prof.Olle Johansson-lavora al famoso Karolinska Institute di Stoccolma(Ente deputato all’assegnazione dei premi Nobel per la Medicina),egli afferma che quello attuale(emissione incontrollata dei CEM) è il maggiore esperimento negativo che si sta facendo sulla pelle della popolazione mondiale. Il potere(le multinazionali della telefonia) ha anche la capacità di far amare i suoi prodotti,anche quelli il cui uso smodato è nefasto.
Per tale motivazione è stato rivolto un appello in 7 lingue tra cui la lingua italiana : www.5Gappeal.eu rivolto anche all’OMS firmato da 218 scienziati di ben 40 Paesi-tra cui USA,Cina,India;per l’Italia c’è anche la firma del sottoscritto,consulente della Magistratura per l’Elettrosmog con esiti positivi,anche per conto di Comuni (come Roma) e Comitati di Cittadini in lotta contro i nefasti danni da radiazioni elettromagnetiche,con lo scopo di limitarne l’uso incontrollato e pregiudizievole per la salute fisica e psichica degli individui".
A settembre 2025,durante l’80a sessione dell’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU,è stato lanciato ,da parte di 90 ONG,10 Premi Nobel e oltre 200 personalità della cultura scientifica,il seguente appello internazionale :” è nel nostro vitale interesse comune impedire che IA infligga danni gravi e potenzialmente irreversibili all’umanità e dovremmo agire di conseguenza. Bisogna raggiungere un accordo politico chiaro e a favore dell’IA entro la fine del 2026,al fine di prevenire i rischi più catastrofici associati a questa tecnologia”.
Ma c’è di più;un documento ,poco noto,approvato dalla 7a Commissione Permanente al Senato (Istruzione Pubblica)-a conclusione dell’indagine conoscitiva espletata tra il 2019 e il 2021,avvalendosi della collaborazione di neurologi,psichiatri,psicologi,pedagogisti,,è arrivata a conclusioni sconcertanti,tra cui: IL DIGITALE E’ COME LA COCAINA,STA DECEREBRANDO LE NUOVE GENERAZIONI”.
Ben vengano ordunque,le osservazioni come quelle dell’Avv:Conidi,che offrono spunti per chiarire il ruolo delle nuove tecnologie,sia dal punto di vista affettivo, che da quello sanitario…
*Ingegnere e professore
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797