Riceviamo e pubblichiamo
Faccio riferimento all’articolo pubblicato sulla Vs. testata il 16 c.m. dal titolo:”Bosco: Sperimentazione 5G a Catanzaro”, nel corso del quale vengo citato senza fare il mio nome. L’articolo è relativo alla notizia secondo la quale “il Comune di Catanzaro sta valutando la possibilità di munirsi della rete wireless 5G”. E più avanti: "Di poche settimane fa è l’appello sottoscritto da un centinaio di autorevoli scienziati, tra cui un ingegnere catanzarese, che spiegano i motivi della contrarietà all’utilizzo in via sperimentale del 5G”.
Ebbene, l’ingegnere in questione è il sottoscritto; l’appello internazionale alla UE (e successivamente altro indirizzato all’Onu, all’Oms, anche essi sottoscritti ) firmato da 218 scienziati di 40 Paesi può essere letto, anche in italiano su: www.5gappeal.eu; l’appello contesta, fra l’altro, il 5G (che consente di trasmettere dati più velocemente in Internet), perché esso non è mai stato in precedenza sperimentato in relazione ai danni sulla salute delle persone. Catanzaro, dunque, non può assolutamente permettersi di installare antenne per il 5G; i catanzaresi non sono “cavie”.
Purtroppo, però, il Comune di Sorbo San Basile, in provincia di Catanzaro, è stato scelto dal Governo come luogo di sperimentazione: non è dato sapere in base a quale criterio, nè la popolazione è stata informata. Intanto sono oltre 20 i Comuni che hanno emanato ordinanza che vieta (o sospende) l’installazione di antenne 5G, tra cui i Comuni di San Lazzaro di Savena (BO) e Scanzano Jonico (MT). Numerose sono le interrogazioni parlamentari perché venga sospesa la sperimentazione. E’ oramai definitivamente accertato, da numerosi studi indipendenti, che i campi elettromagnetici dannosi (ci sono anche quelli utili alla salute) generati da antenne di telefonia, WI-FI, linee aeree elettriche ad alta tensione, sono oggetto di proteste in tutto il mondo.
Si veda a tal proposito quanto ha scritto il Tribunale di Paola (digitare:”Tribunale di Paola n.2460”) a seguito di mia consulenza tecnico-scientifica, il quale ha disposto il sequestro preventivo e la disattivazione di antenna di telefonia. Infine, è da tener presente che l’Ordine dei Medici di Torino e quello di Bologna hanno tenuto giorni fa interessanti convegni scientifici sull’argomento.
Farà altrettanto l’Ordine di Catanzaro?
Prof. Ing. Giancarlo Spadanuda
Ctu della magistratura per l’Elettrosmog
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