La Corte d'assise d'appello di Catanzaro ha confermato la condanna all'ergastolo nei confronti di Francesco "Ciko" Olivieri accusato per gli omicidi dell'80enne Giuseppina Mollese e del 67enne Michele Valarioti, uccisi l'11 maggio del 2018 a Nicotera.
A maggio 2018 Olivieri seminò il terrore tra Nicotera e Limbadi: il 33enne fece prima irruzione in un bar armato di fucile e sparò ferendo tre persone che giocavano a carte, fece fuoco contro un'auto e poi uccise in casa l'80enne e sparò al 68enne mentre si trovava sul suo balcone. Dopodiché si diede alla fuga per consegnarsi in carcere tre giorni dopo.
La Corte aveva riaperto l'istruttoria, su sollecitazione dell'avvocato della difesa, Francesco Schimio, con la nomina del consulente tecnico di parte Michele Gabriele Rossi il quale ha relazionato che Olivieri, al momento dei delitti, era capace di intendere e di volere. Di avviso diverso il consulente tecnico di parte, il dottore Francesco Polito, il quale ha relazionato circa una assenza di capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento dei delitti ma di una persistenza di pericolosità sociale.
Al termine del processo il sostituto procuratore generale Santo Melidona ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Richiesta accolta dalla Corte che ha comminato l'ergastolo a Olivieri.
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