E’ quanto dichiara Fabio Scavo, delegato regionale della Calabria dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica ed Istituzionale, in merito all’ultimo provvedimento con il quale la figura del comunicatore pubblico acquista ulteriore necessaria “cittadinanza” nel fabbisogno organizzativo del personale della Regione Calabria; ciò non solo in adempimento a quanto la legge 150 del 2000 aveva stabilito nella Pubblica Amministrazione italiana, ma anche in considerazione delle recenti introduzioni di tale figura professionale nei contratti collettivi nazionali di lavoro.
“Già nel luglio scorso – continua Scavo – in un incontro con il dirigente generale del Dipartimento presidenza, Tommaso Calabrò, nel presentare l’associazione di cui fanno parte i professionisti della comunicazione ed informazione nella Pubblica Amministrazione, manifestammo l’auspicio che la figura professionale del comunicatore pubblico venisse ancora di più riconosciuta dall’Ente regione, a vantaggio della costruzione del tessuto democratico”.
“Dal canto nostro – ha concluso Scavo facendo proprio il plauso anche della presidente nazionale Leda Guidi e del segretario generale Marco Magheri – ricordo che l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica ed Istituzionale, in base alla legge 4/2013, è l’associazione nell'elenco del Ministero dello Sviluppo Economico che attesta la qualificazione professionale dei comunicatori pubblici in Italia”.