Sperimentazione del 5G. Spadanuda: "Abramo spieghi sulla base di quali evidenze è in grado di escludere rischi per la salute"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Sperimentazione del 5G. Spadanuda: "Abramo spieghi sulla base di quali evidenze è in grado di escludere rischi per la salute"
Giancarlo Spadanuda
  14 gennaio 2020 13:06

di GIANCARLO SPADANUDA*

I toni trionfalistici coi quali Abramo ha annunciato che il Comune di Catanzaro è fra i vincitori del bando del MISE per la sperimentazione del 5G (tra l’altro, vuol dire anche Internet superveloce) in città, fanno a pugni con la decisione del Ministro dell’Ambiente della Regione di Brussels Cèline FREMAULT, la  quale, nel bloccare la sperimentazione del 5G,ha dichiarato: "i cittadini di Brussels non sono cavie, non posso vendere la salute a prezzo di mercato”. Al contrario,nel suddetto comunicato stampa di Abramo non viene fatto riferimento alcuno ai gravissimi danni sulla salute generati dai campi elettromagnetici(CEM,o radiazioni elettromagnetiche) emessi da apparati trasmittenti onde a radiofrequenza(come è il 5G),così come affermano migliaia di studi tecnico-scientifici indipendenti;i CEM sono ritenuti “possibili cancerogeni” dall’OMS;altresì  gli effetti della particolare trasmissione dei dati tramite il 5G sono ignoti perché a tutt’oggi non sperimentati.

Banner

Lo studio del famoso Istituto di Ricerca Ramazzini di Bologna ha osservato un aumento di tumori maligni delle guaine nervose nel cuore(schwannomi cardiaci) tra i ratti maschi,qualora essi vengano irradiati da CEM.

Nel suddetto comunicato viene annunciato che le aree maggiormente interessate al 5G sono il bel Parco della Biodiversità e la bella Villa Margherita ,ovverossia-guarda un pò- proprio quelle più frequentate dai bambini e dagli anziani che sono i soggetti più deboli e quindi più sensibili alle radiazioni  e per i quali la comunità scientifica vieta tassativamente l’esposizione .Ma c’è di più, perchè chi frequenterà quelle zone,non saprà MAI a quale quantità di radiazioni verrà sottoposto(10,100?) perché attualmente Non esistono apparecchiatura elettroniche in grado di misurare i valori del 5G perché i segnali sono rapidamente variabili nel tempo e nello spazio.

Banner

Per intanto il Comune di Trento “destina una somma per cofinanziare uno studio scientifico sperimentale realizzato da una istituzione scientifica indipendente al fine di verificare possibili effetti biologici dei CEM alle frequenze proposte per il 5G,e valutare il pericolo per la salute umana e ambientale”.  Il sito “alleanza italiana stop5g” ha aggiornato al 2 gennaio 2020 la seguente lista:

126 Comuni d’Italia  sono ufficialmente STOP5G;

25 Sindaci hanno emanato ordinanze STOP 5G;

Camera dei Deputati:5 interrogazioni ed 1 mozione STOP5G;

Senato della Repubblica:6 interrogazioni ed 1 ordine del giorno;

13 Regioni(manca ovviamente la Calabria) hanno prodotto:6 interrogazioni,5 mozioni,1 question time,,1 Assessore Ambiente si è dichiarato preoccupato.

L’appello mondiale STOP 5G firmato da scienziati di 204 Paesi,fra cui per l’Italia,anche dal sottoscritto,rivolto all’ONU ed all’OMS promuove una giornata di protesta internazionale,uno STOP GLOBAL DAY in programma per sabato 25 gennaio 2020,al quale hanno aderito oltre 30 Paesi(a New York si è tenuta giorni fa;ad Amsterdam si riuniranno invece molte Associazioni del Nord Europa).In Italia in numerose città, i Comitati STOP 5G organizzeranno flash mob,incontri /dibattiti  per informare la popolazione dei rischi 5G,filmati ed interviste a scienziati INDIPENDENTI,distribuzione di opuscoli illustrativi.

Concludendo:non resta che chiedere ad Abramo sulla base di quali evidenze è in grado di escludere rischi per la salute,che invece sono certi secondo i più accreditati studi scientifici;per tutti bastano quelli del maggiore esperto planetario Prof.OLLE JOHANSSON,del Karolinska Institut di Stoccolma, che assegna ogni anno i premi Nobel per la medicina.

 *CTU della Magistratura per l’Elettrosmog;
già docente di “Strumenti e Metodologie di Misura dei CEM “

presso l’Università di Reggio Calabria-Scuola di Specializzazione 

post-laurea  in Ingegneria Ambientale.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner