DI VINCENZO SPEZIALI
Alla fine della fiera o della giostra -grazie a Dio!- vige, sempre, la regola del mare.
Difatti, come esso, in natura, riprende sempre i suoi spazi, ciò vale pure per la politica, attraverso i politici.
Intendiamoci, non è che tutto d'un tratto ci ritroviamo innanzi a statisti che mi hanno cresciuto ed allevato e di cui, tutti quanti, eravamo abituati, epperò, da ieri -pur in assenza del mio amato 'proporzionale pluripreferenziale'- ne intravediamo (di politici, ovviamente!), almeno, un fioco baluginio.
E che diamine, era ora!
Almeno si comincia a scorgere una luce in fondo al tunnel -in cui ci avevano ricacciato-, per di più in modo paradossale e parossistico, quasi al limite del grottesco e ciò lo si deve, esclusivamente, all'antipolitica per eccellenza, ovvero a questa posticcia e abusiva casta (essa si casta, ma non in luogo della verginità sessuale, è ovvio).
Oppure, sarebbe più giusto dire, come bisogna ringraziare tale strana fauna di autoreferenziali di riflesso, cooptati nelle istituzioni a fronte di nomine sicure, poiché vicini a qualcuno, il quale a sua volta è, oramai, notoriamente, rimbambito.
Ah la vita quanto può esser strana e quanto ancora più stranamente, può palesarsi la sorte!
Già, perché, coloro i quali -incominciando da una paramedica (e, pure, presuntamente, paraaltro)- intendevano denigrare e sbaraccare, regole di buon senso, di militanza (persino diverse e discutibili, ma pur sempre militanza), oppure di identità, di cultura, di assennatezza ed altro ancora, si sono ritrovati, con meno -molto, ma molto meno- di un pugno di mosche in mano e null'altro.
Insomma, siamo all'eterogenesi dei fini, cioè anche alla vittoriosa dimostrazione di quanta ragione possa avere avuto, financo, Wilhelm Wundt, che la elaborò concettualmente, pur precisando come, sia la concettualità, sia lo stesso filosofo, appaiono misconosciuti, dall'infermiera (odierna bancarottiera del politicume) e tutto ciò premesso, risulta ignorato anche dai suoi adepti, allocati da Merano, fin giù (persino nelle nostre contrade?) ed in tutto il territorio nazionale.
Costei, in sfregio al buonsenso di persone serie e laboriose -le quali, per tutta una vita e proficuamente (certamente, più di lei!)- sono state vicine al suo obnubilato e geriatrico 'badato' (si fa per dire!)- dicevo la soggetta tratteggiata, ha condannato il poco restante della sua miniforza parlamentare -giammai politica- al peggiore dei gironi infernali, in pratica all'irrilevanza.
Quando finirà, questa legislatura, lei e la sua residua corte -sempre che i figli tutti, del 'badato' ormai appannato, non la mettano prima del tempo, per strada e senza stracci (la cosa, credete a me, si può verificare, eccome!)- anzi, nel mentre il quinquennio ufficiale (ieri iniziato) volgerà al termine, la bizzosa, altezzosa e astiosa donzella delle corsie (non solo ospedaliere), voltandosi, idealmente, indietro, vedrà macerie morali e odii personali, stagliarsi più di un'ombra contro se stessa, e le aule parlamentari, saranno -chiaramente per la persona in questione- un souvenir (sarebbe ricordo in francese!).
Qualcuno come me ed assieme a me, a questo punto potrà affermare: ma è stata vera gloria?
Ah, se ci fosse stato, sempre e per sempre, il mio proporzionale!
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