Speziali: "Il grande Ministro Nordio e il mio ricorso all'Aja"

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Vincenzo Speziali
  07 febbraio 2025 07:14

di VINCENZO SPEZIALI 

Sir Winston Churchill, allorquando un suo fedele collaboratore gli fece notare la vittoria di un Deputato alla Camera del Comuni, sogghignandogli la palese stupidità del Parlamentare in questione, gli fece, di immediato rimando, una delle sue celebri battute (tipiche dello humor britisch style):" È, perciò, non solo rassicurante, bensì confermato, ovvero il fatto che viviamo in un'autentica democrazia realmente rappresentativa. Difatti, pure gli idioti, devono avere qualche consimile in Parlamento".
Ciò premesso, quindi, avendo visto il dibattito alla Camera e al Senato, noto quanto io mi ritrovi, nuovamente concorde, non solo nell'ammirare il grande conservatore 'albionese', bensì nel di lui siffatto assunto, al punto da rintraccare financo da noi una lunga teoria nominalistica di noti stupidi, abusivamente allocati sugli scranni delle assemblee elettive (o para tali), in luogo all'essere più affini ai pappagalli sui trespoli.
Ordunque, nella giornata del 5 Febbraio, tra la mattina e il pomeriggio, va in scena il disvelamento di plurimi equivoci, con tanto di canea urlante, da parte di un'opposizione impalpabile, scomposta, mistificatoria e non cos'altro ancora, ovviamente in senso negativo.
Soprattutto, in luogo alle dettagliate ricostruzioni di Carlo Nordio -mirabile Ministro della Giustizia e credibile 'pontifex legibus' (certamente e senza dubbio alcuno più di molti afferenti all'italico 'magistratume pseudo militante')- si è stagliato in modo plastico, con annessa
emersione di conclamata ipocrisia, tutta la 'pochezza' dei sinistrorsi italici. 
Essi, infatti, li potremmo classificare rinnegatori ed eretici dell'impostazione comunista di un P.C.I. fondato da Togliatti ma che si rifugia 'a metà strada tra Berlinguer e la Shelein (passando per Veltroni...quindi ho detto tutto!) e perciò,  principalmente, senza argomenti e senza più ideologia.
Ciò premesso, con eccelsa maestria, proprio durante la locuzione descrittiva dei passaggi delle determinazioni della Cpi (Corte Penale di Giustizia Internazionale), commentando il molestamente continuo rumoreggiare dei banchi Arcobaleno, Dem e 'Cinquestalle', con annesse starnazzanti 'grida isterico uterine' di Giuseppe Conte (quest'ultimo più credibile della Segretaria PD in materia LGBT...e chissa perché), dicevo Nordio se ne esce con una delle sue punture di spillo consone e azzeccate: "Scusate colleghi dell'opposizione, epperò io non sto stigmatizzando il vostro ruolo di controllo, né prendendomela con voi, bensì svolgo un ragionamento sulla sciatteria di alcuni magistrati italiani. Se vi sentite chiamati in causa o esercitate la loro difesa, significa che è insano, benché nuovamente dimostrato questo cortocircuito di promiscuità".
Fantastico! Anzi, coraggiosamente ineccepibile, riecheggiava, stentorea, la voce del Guadiasigilli, senza nessun cedimento e con carte alla mano, in barba ad una falsa narrazione, smerciata da altri e che persiste ancora, anche perché a scarcerare Almasri, sono stati i magistrati della Corte d'Appello di Roma e non il Governo Meloni o la maggioranza di Centrodestra.
 
In più -e qui faccio un inciso- la Cpi è presieduta, a tutt'oggi, dall'attuale Premier Libanese incaricato, il quale, previdenzialmente e nonostante sia un notorio musulmano sunnita, "alla Democristiana maniera", si è posto in aspettativa, giammai dimesso dalla carica che ricopre all'Aja, quindi, persino in luogo a ciò -ma non solo- conosco di cosa parlo, quando parlo, confermando che se parlo, so!
E comunque, sempre Nordio di cose giuste -al netto della verità- ne ha dette a iosa, ricordando ai '(non)signori del magistratume ideologizzato e ayatollescamente fanatico' quanto il Ministro della Giustizia non è un 'passacarte', bensì un organo politico come tutti i Ministri e il Governo nel suo insieme, perciò nuovamente, colgo l'intollerabile 'fumus mistificationis' della galassia 'magistraturalsovversiva', proprio perché mentre in questo caso, taluni di essi, avevano la pretesa che l'Esecutivo fosse una sorta di 'boîte postal' (tradotto: casetta postale, in francese e non praticando la lingua i miei ex inquirenti in riva allo Stretto) sebbene, viceversa, tale ruolo di Organo politico istituzionale, lo riconobbero i vecchi e nuovi 'folli' (ma per questo anche ignoranti), dediti ed intenti a dimostrare l'indimostrabile -tra l'altro, financo smentito da plurimi processi, scaturiti in barba all'inosservanza del principio 'ne bis idem'- ovvero la fantomatica 'Trattativa Stato Mafia'.
Già, poiché in quest'ultimo frangente, ai Ministri allora in carica e ai Ministri futuri, gli fu contestato il reato -tra i tanti atti d'accusa 'panzaneschi'- di 'Minaccia a Corpo politico ed Organo dello Stato', perciò, onde evitare di indurmi nell'ovvio parallelismo assuntivo (e pseudo filosofico) che le elucubranti ricostruzioni sono al pari della pelle di una nota parte intima maschile e chi le fa rappresenta la medesima -si direbbe a Roma: 'se semo capiti'!- gettiamo giù la maschera e mettiamo fine a suddetta 'pochade' (sempre francese, giammai francesorum).
 
Poi, posso anche convenire, quanto il tutto torni, ovvero che se si ascoltasse pure e molto più spesso le mie giuste, sacrosante e riservate parole (nonché relazioni, a cui ho chiesto 'bollinatura di riservstezza'), il tutto, per il nostro Governo o si sarebbe risparmiato, oppure totalmente ridimensionato, ma purtuttavia, difendo il Paese, il 'buon nome della ditta' e l'alleanza nella quale mi riconosco a prescindere, ovviamente sino a quando vi sarà tale siffatto scletorizzato bipolarismo fallimentare. 
E visto il giusto restare in argonento, altre due cose, "veloce, veloce" (per dirla alla stregua della colf Cettina de 'Un medico in famiglia), le aggiungo in chiusura, tanto per essere, apoditticamente, inequivocabile.
Il primo aspetto, riguarda gli accordi -a fronte di tutela suprema di superiori interessi dello Stato, parimenti a quanto fanno gli altri, quindi Regno Unito, Francia e persino Germania- cioè trovare 'modus' di diplomazia parallela con certuni Paesi, non proprio virgulti di misericordie più o memo laiche, in materia di diritti umani, tipo la Libia (talche` persino Mario Draghi, in uno slancio da onestà intellettuale ebbe a dire: "con certi dittatori, dobbiamo avere a che fare"). Insomma, di riffa o di raffa, pure io, notoriamente non estimatore dello 'scapigliato' Minniti, intendo riconoscergli di avere individuato bene la soluzione del problema, ovvero gli accordi con la frantumata nostra ex colonia libica e lo fece lui, da Ministro degli Interni ed esponente del PD, con il Governo Gentiloni, per poi essere, suddetto 'deal' (stavolta la parola, sempre a beneficio di chi sta in un ufficio specifico di Reggio Calabria, significa affare in inglese), dicevo il tutto poi, venne rinnovato da tre Governi successivi, anche uno presieduto da Giuseppe Conte.
 
Il secondo ed ultimo aspetto, afferisce, proprio all'ossequio verso la Cpi, perciò vista la caciara emersa dalla nostra opposizione parlamentare, sono, da oggi, più convinto di mai, che a questo punto, potrei veramente prendere in esame -ricordando le legalissine facilitazioni 'comosctive' da me ricostruite in riferimento a chi ancora presiede la Corte all'Aja- un esposto verso taluni 'procuratocucoli italici', partendo dal mio caso personale, il quale ha una coda in corso a Beirut nel procedinento, laddove sono stato dichiarato, innocente, parte lesa e testimone.
Già, è cosi, poiché, se giustamente codesto Almasri risulta un seriale torturatore fisico, quindi da perseguire in ogni dove, identico perseguimento, lo si deve pure a chi, nonostante indossi o abbia indossato una toga magistraturale, foss'anche del nostro Paese, ha cagionato e cagiona, ingiuste sofferenze psicologiche, al netto di abusi (presunti?), atti disdicevolmente investigativi, ed utilizzando persino un'altra tortura, ovvero la carcerazione preventiva. Vogliamo scommettere che ci riesco? Molti sanno in partenza quanto così sarà l'ovvio epilogo.
 
Se ne vuole un esempio?
Chiedano i parlamentari 'Cinquestalle' a qualche loro specifico collega 'Made in Napoli'!

 

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