Speziali: “La 'guerra' delle dame...sperando che non sia un beccar di pollame”

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images Speziali: “La 'guerra' delle dame...sperando che non sia un beccar di pollame”
Vincenzo Speziali
  10 gennaio 2023 08:43

di Vincenzo Speziali


In merito alla diatriba sul nuovo corso di Laurea in Medicina, aperto presso l'Ateneo cosentino, domenica scorsa, 8 Gennaio, ho avuto modo di leggere, la dichiarazione della Vicesindaco/a -ormai, devi stare attento a come le dame vogliono sentirsi istituzionalmente appellare, manco ci trovassimo in presenza di Tina Anselmi o Anna Maria Nucci- benché non occorresse molta attenzione nel comprendere quanto costei (cioè la Funaro) tentasse di dire, pure a fronte di un apprezzabile italiano (con relativo uso appropriato di concecutio temporum e notizie storiche, assolutamente reali, ma psrziali).
Difatti, la Dott.ssa Maria Pia Funaro -il cui solo nome battesimale è quello omonimo della mia cara amica, nonché già plurimarlamentare DC, sottosegretario e poi Ministro (guarda caso alla Sanità), Presidente della Croce Rossa Italiana e Vicesindaco di Roma Capitale, cioè Maria Pia Garavaglia- dicevo la dott.ssa Funaro, ha ben illustrato il suo rispettabilissimo punto di vista, così campanilisticamente cosentino, al punto che ha dato una lezioncina niente male, alla sua collega ed omologa catanzarese, ed anche sua Presidente Regionale, in quanto entrambe sono del PD.
Gentilissima Signora Vicesindaco/a di Cosenza, lei ha ragione, ma fino ad un certo punto, poiché adesso le spiego io due o tre cose, al netto della politica, della storia, della visione e pure della vis polemica -costruttiva, ovviamente, giammai strumentale- poiché non le permetto -con tutto il rispetto che si deve al gentil sesso- di voler 'vincere facile', persino con il suo riconosciuto ben argomentare, il quale però è qualunquisticamente recitato e 'recintato', benché lei lo voglia ammantare di aulicismi e visioni.
Si, con il sottoscritto è più complesso il dibattito, in quanto non ho apparenti approssimazioni cognitive, come la sua sventurata (ed inefficace?) precedente 'controparte'.

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È giusto il suo rimarcare -percio`correggere lo sfondone temporale e politico- circa la sua 'commare' (utilizzo questo termine in virtù della vostra comune militanza in un Partito mai nato, quale è il PD e poi perché non saprei se fosse corretto la declinazione femminile da 'compare' a 'compara', quindi fate vobis!), riferndomi perciò a Giusi Iemma, che è incorsa -nonostante a me sia simpatica- in una delle sue solite e indubbie gaffes, tipiche di chi è neofita in politica (e se per questo, un cincinin inclita, rispetto alla storia).
Difatti, l'aver citato, proprio da parte della Vice(Fiorita), il 'Pacchetto Colombo', circa la designazione dell'Universita` della Calabria, ubicando essa -in forza ad un disegno di legge, quella legge!- a Cosenza, rientra in un refuso simile alle 'tavanate pazzesche', di cui Simona Ventura faceva uso -a mo` di sfotto`- in molte sue note trasmissioni televisive e di successo.
Lei ha ragione, la legge 442 del 12 Marzo 1968, non ha attinenza con gli indirizzi del Governo Colombo, il quale subentra nelle sue funzioni nel 1970 e rimane in carica fino al 1972, seppur avendo al suo interno (il Governo Colombo appunto) come Ministro della Pubblica Istruzione (all'epoca coeva, titolare anche della delega universitaria), un cosentino e al tempo stesso un uomo di grande cultura, cioè Riccardo Misasi.
La legge da lei richiamata -ripeto la 442 del 12 Marzo 1968- è del Moro III il cui Ministro delegato era Luigi Gui (altro eminente deputato democristiano, amico e collega di mio nonno, al Partito, al Governo e in Parlamento, oltre ad aver avuto pure io l'onore di conoscere).
Ancora una volta la mia amica Giusi, è scivolata sulla buccia di banana, per non ricordare un'altra gaffe, ma di Mike Bongiorno -noto pure per queste sue altrettanto marchiane defaillance!- il quale, ad una concorrente di Rischiatutto (durante gli anni '70), allorquando la sventurata sbaglio`una risposta, così il presentatore commento`:"Ahi! Ahi! Ahi! Signora Longari, mi è caduta sull'uccello!"
Ha ragione la Dott.ssa Funaro, Vicesindaco/a di Cosenza e lo confermo pure io, perché il 'Pacchetto Colombo' con delibera CIPE n.ro 1 del 28 Gennaio del 1971, altro non era che un piano di investimenti industriali per le aree più depresse del Mezzogiorno d'Italia, ovvero Calabria e Sicilia, previsti e voluti da quell'esecutivo, con a capo un eccelso meridionalista, Emilio Colombo, che l'attuale Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, tanto mi ricorda... ovviamente come meridionalista. 

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Tace però, la 'ricostruzione' Funaro, sulla composizione della troika (il termine è questo...non si pensi ad altro, ma è bene precisarlo, poiché ci troviamo innanzi a competenze diciamo parziali e le definiamo così per carità di patria!), cioè, non viene menzionata la configurazione dei ministri finanziari all'epoca del provvedimento richiamato, ovvero Mario Ferrari Aggradi (DC) al Tesoro, Luigi Preti (PSDI) alle Finanze e Antonio Giolitti (PSI, che era financo Segretario dello stesso CIPE), al Bilancio.
Però, sta proprio qui che casca l'asino -non l'animale della Longari di cui sopra- in quanto, cara Vicesindaco/a di Cosenza, se la sua omologa collega e, anche sua Presidente Regionale -del solito Partito mai nato, che non si può definire dignitosamente Partito (i Partiti sono cose serie!!!)- dicevo se la sua 'commare' o 'compare' o 'compara' -insomma fate voi come preferite che ci si rivolga, in quanto Nilde Jotti non aveva problemi a farsi appellare Presidente della Camera,(1979/1992), idem Tina Anselmi come Ministro del Lavoro prima (Andreotti III e IV) e della Sanità dopo (Andreotti V)- dicevo se la sua omologa Iemma no sa replicare (e forse è meglio che non lo faccia, a fronte di qualche ulteriore improvvida uscita che la metterebbe a lei stessa e a tutta Catanzaro, in difficoltà), sono io a precisare e stigmatizzare le 'cauda venenum' del suo dire.

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Certamente lei mi chiederà: ma tu chi sei?
Le rispondo:1) LA POLITICA, ovvero quella che faccio da più tempo della sua persona e che ha credibilità, conoscenza e pure visione; 2) uno che la sa più di voi altri messi assieme (compreso il presidente cubano, il quale non sta a me dire se mi riferisco ad Occhiuto , oppure Miguel Díaz-Canel).
E già, esimia Dott.ssa Maria Pia, non Garavaglia e nemmeno Fanfani, bensì Funaro, è il modo da agitprop che lei ha usato ed utilizzato, persino al netto della presunta e 'sprezzante', locuzione, a farmi riflettere, ovvero quell' "incidentalmente".
Si, è proprio questo, ripetuto letteralmente, che brucia, poiché è abilmente inserito, nel suo riferimento alla legge 590 del 14 Agosto 1982 (in piena crisi dello Spadolini I e durante le trattative che portarono allo Spadomini II, con sempre Ministri Guido Bodrato alla Pubblica Istruzione e Giancarlo Tesini al Coordinamento della ricerca scientifica e tecnologica, entrambi democristiani): si, lo confermo, brucia, brucia tanto e tanto ancora.
Ma è mai possibile, in un mondo normale, che vi sia così scarsa forma di ossequio espressivo, nei confronti di un capoluogo di regione? Soprattutto da parte di un pubblico ufficiale quale dovrebbe essere lei, Vicesindaco/a di una grande città, che per di più si avventura con minutezza in richiami storico-legislativi, perciò afferenti alla mia materia (non certo quella di molti contemporanei), ovvero la politica!
È essa a mancare, ed assiene a questa povera e vilipesa politica, sono pure i politici che mancano -ovvia conseguenza postulativa- ma tant'è, per malasorte di tutti noi cittadini.
In più, alla fin fine, tra gli strali e i dardi che si lanciamo le due dame, non vorrei che ci trovassimo innanzi alla beccar del pollame, pur se tutta via, ove mai fossimo in un campo di gallinacei, ancora non si ode il suono emesso dal gallo (mi guarderei bene dal definirlo pollo!), cioè il Segretario Regionale Dem (cioè il solito Partito mai nato, qual'e`il precedemente citato PD), il quale a sua volta, difronte allo 'scontro' tra la Presidente Regionale e Vicesindaco di Catanzaro, Giusi Iemma per l'appunto (persino al netto delle di lei consuete e svariate gaffes) e la Vicesindaco di Cosenza, anch'essa della stessa organizzazione (para)politica, cioè Maria Pia, non Garavaglia e nemmeno Fanfani, bensì Funaro (...e ho detto tutto, senza nulla dire!), lui l'Irto Nicolino, che fa? Che dice? Che posizione prende? Che idea rappresenta a nome del (pseudo)Partito, del quale parrebbe 'guida e conducator' in loco.
Verrebbe da dire, che guida, ma soprattutto che conducator sia il tal costui, quasi fossimo alle prese con un D'Artagnan senza voglia di spadaccinare, o perché non ha coraggio, o perché non gli viene (al pari di quanto Manzoni diceva di chi non poteva darselo, in mancanza di avercelo).
E intanto, senza guida autorevolmente politica, senza visione, senza carisma, Catanzaro soffre, viene 'vilipesa', di più anzi, scippata, 'saccheghiata', con Cosenza che sa giustamente imporsi, utilizzando al meglio la sua 'forza' pro tempore nel mentre Fiorita guarda, triste e sconsolato, quasi a dire: 'sogno o son desto'?


Altri, inceve, per insito narcisismo da appagare, magari sperano, proprio in Cosenza, quasi fosse una chimera o un'illusione positivamente foriera, epperò alla fine, con tanto dilettantismo da dover sopportare, verrebbe proprio da urlare "...e non se ne vogliono andare"!

 

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