di VINCENZO SPEZIALI
Benché sia stato cresciuto anche e da Giulio Andreotti -il quale non era cinico, semmai estrinsecava pensieri forti e commenti sagaci (ma pure salaci), con l'ausilio di battute umoristiche, tipiche della 'sua' romanità curiale, papalina e popolare- il sottoscritto non gioisce affatto e per nulla, in merito all'abominio (da me previsto sin dal 16 luglio scorso), delle interferenze straniere (e di potenze a noi avverse), nella campagna elettorale in corso. Purtroppo, si conferma quanto e come siano mutilati la nostra democrazia e il Paese tutto, a fronte di una maggioranza tra gli inquilini passati e immediatamente futuri, del Parlamento italiano, poiché a mancare sarebbe il senso di decoro e dignità (con cui si rappresentano le istituzioni, per come viene codificato dall'art.54 della Costituzione), assieme all'assenza di una credibilità della politica.
Quest'ultimo aspetto è -desolantemente- dimostrato, benché prima ancora provocato, in luogo a Partiti non degni -nella maggior parte dei casi!- ad essere definiti tali e ad un sistema elettorale -sconcezza nella contraddizione- fondato non sulle preferenze (e sul proporzionale ad esse prodromico), in quanto verte sulla cooptazione (unico caso nelle democrazie moderne e contemporanee).
La premessa in perifrasi era d'uopo, perché è soprattutto da ciò illustrato or ora, come si scivoli nella leggerezza e nell'approssimazione, persino di finanziamenti stranieri, o delle relative ingerenze, da parte di nazioni a noi ostili (ed avversarie), chiaramente, dal punto di vista bellico/militare.
Siamo incardinati -in grazia di Dio e volontà del popolo- nell'Alleanza Atlantica (ovvero la Nato) e da qui -fortunatamente- non si scappa e non si esce, perciò le ingerenze putinianrussofone, sono un reato che sfocerebbe pure nell'accusa di alto tradimento alla Patria e non solo di finanziamento illecito (ove mai esistesse e fosse provato).
Per meno, molto ma molto meno, nella seconda metà degli anni '70, gente incolpevole - è bene ricordarlo!!!- quali Giovanni Leone, Aldo Moro, Mariano Rumor e Luigi Gui, furono trascinati in una ignobile, 'fangosa', per non definirla calunniosa ed insussistente, campagna stampa, che poi sfociò in un giudizio dell'inquirente (l'allora Tribunale dei Ministri).
Successivamente, come era giusto e reale che fosse, furono prosciolti da qualsiasi accusa, circa lo scandalo Lockheed (da cui parti` la rovina politica del Capo dello Stato coevo, cioè proprio quel galantuomo di Leone, appunto), ma esempio e ricordo, la dicono tutta.
La questione verteva su 'finanziamenti steccati' dall'azienda americana, produttrice di aerei militari -la già citata Lockheed- e comunque parlavamo, in quel frangente, di società strategiche con NOS NATO ed in più di un Paese alleato, ovvero gli USA.
Ovviamente, sputi e sospetti, si abbatterono su di noi democristiani -che sempre abbiamo fatto e difeso gli interessi dell'Italia, così come la sua autonomia, seppur nel rispetto degli obblighi internazionali e del nostro quadro di riferimento ideologico con relativo ossequio al campo delle alleanze- ma quanto adombrato in queste ore supera l'impudenza, la quale sconfina nell'insolenza (con vari reati annessi e connessi, qual'ora fossero veri).
Forze italiane di vario genere -come precedente detto e mi guardo bene dal definirle politiche, poiché potrei rischierei di vedermi denunciato per calunnia, dai seri Partiti novecenteschi- oppure improbabili politicanti -uscenti e aspiratamente entranti- dovrebbero spiegarci molte cose.
Quali? Presto detto: ad esempio le ingerenze della Federazione Russa, che non riguarderebbero solamente Salvini, (forse?) Meloni e (vai a vedere?) Berlusconi, ma anche (probabilmente?) un certo Conte, con la (discutibile e poco autorevole?) compagine 'pentastallata' (pardon, pentastellata...il solito refuso da scrittura automatica!), vi sarebbero state e con che contropartita?
Difatti, non è un ricordo baluginoso lo sbarco di misteriosi, nonché sospettosi, medici (ben differenti dagli attuali cubani, tanto cari al Presidente Occhiuto), a loro volta inviati dal governo di cui la capitale è Mosca (perciò per disposizione di Putin), concordando il tutto con l'allora Presidente del Consiglio, 'Giuseppi' Conte, nel bel mezzo della pandemia, anno domini 2020.
Parliamoci chiaro, dunque e fuori di metafora ed eziandio persino a denti stretti -o larghi, che dir si voglia- ma le ombre dei cablogrammi americani (variabilmente classificati, quindi discrezionalmente pubblici in un futuro indefinito), potrebbero riguardare non solo il centrodestra, ma, financo, i grillincontiani, i quali si fanno passare e si autoproclamano puri a prescindere, presuntamente virtuosi e ufficialmente gigliosi (vedete voi se son tutto questo o il contrario di ogni cosa?).
Essi stessi, al contempo, celiano ed omettono condanne passate in giudicato e inchieste attuali (a fronte di ipotesi circa 'traffico di influenze' ben retribuite) del loro fondatore (senza menzionare il processo in corso per stupro di gruppo del di lui pargolo), oppure le perquisizioni subite dall'attuale ed ufficiale (ma sarà, reale?) leader del movimento stellare.
Vi sarebbe, infine, un aspetto ulteriore e non da poco, ovvero le voci sussurrate da molteplici organi di informazione, che se fossero confermate, ci porterebbe a dover chiedere conto della sua passata occupazione ad un candidato cinquestallato (richiedo scusa, solito refuso, cinquestellato), così tanto di punta e prestigio (poiché da costoro, in tal maniera propagandato, ed io non commento in nessun modo), riferendomi -per l'appunto- all'ex Procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo (e visto che ci siamo, magari, persino Antialieni), cioè Federico Cafiero de Rhao.
Già, perché la vicenda impatterebbe -a mio modesto avviso- su carenza di indagini preventive, le quali in Italia -visti i tempi che corrono- sono sempre pronte ad essere svolte, pur se non potrei sostenere (e dimostrare!) verso quali personalità e con quale chiaro e determinato indirizzo politico o ideologico, ovvero background specifico.
Potrei sbagliare (e certamente sarà così, ma poi ciascuno può credere ciò che ritiene più appropriato e confacente alla realtà), ma se i segugi cafierani sono giunti in mezzo mondo, è possibile che nemmeno un'occhiata non l'abbiano data pure in Russia (Paese, notoriamente ed ufficialmente, non proprio affine al nostro e ai nostri alleati)?
Il buon attuale candidato Cafiero de Rhao, infatti, proprio qualche giorno addietro parlava -giustamente- non solo di lotta alla criminalità organizzata, bensì ai reati finanziari, perciò coerenza please, perché i finanziamenti illeciti sono, persino, crimini che incedono in quest'ultimo ambito, in modo principe e principale e dico ciò senza tema di smentita.
Avrà avuto ragione Pietro Nenni nel dire "a fare a gara tra puri, trovi sempre uno più puro che ti epura", oppure Giulio Andreotti quando affermava "a pensar male si fa peccato, ma ci azzecchi quasi sempre"?
Nessuno dei due, semmai il sottoscritto, modestamente, quando afferma: "Qualcuno pensa di saperla lunga, ma io la so più lunga!".
E (scusandomi se è poco), ho detto tutto!
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