
Ministero per le Disabilità, FIV, Lega Navale Italiana e Ambiente Mare Italia insieme per trasformare la vela in esperienza educativa e inclusiva.
13 novembre 2025 16:59C’è un luogo in cui le differenze si dissolvono, il respiro delle onde e il canto del vento tra le vele diventano compagni di viaggio. Questo luogo è il mare. Per due giorni, sabato 15 e domenica 16 novembre, le acque di Reggio Calabria ospiteranno “Velando”, un progetto che intreccia vela, inclusione, crescita, scoperta e relazione. Qui, ogni onda è una lezione di vita, ogni vela issata insieme è un gesto di fiducia e collaborazione. Atleti con disabilità, istruttori federali, volontari e appassionati si ritroveranno a timonare insieme, affrontare il vento e navigare tra emozioni e sorrisi condivisi. In mare, le differenze si annullano: resta soltanto la forza del gruppo, l’unico timone capace di indicare la rotta giusta.
Promossa dal ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in collaborazione con la Lega Navale Italiana, la Federazione Italiana Vela (FIV) e numerosi enti del Terzo Settore, “Velando” trasforma la vela in uno strumento di libertà e autonomia per ragazzi e adulti con disabilità intellettiva relazionale. A organizzare le giornate reggine è Ambiente Mare Italia – AMI, realtà impegnata nella tutela e valorizzazione del mare come risorsa culturale e sociale, in stretta sinergia con la FIV. L’iniziativa offre uscite in barca, momenti di formazione, laboratori di esplorazione e occasioni di condivisione: uno spazio dove sport e partecipazione attiva si incontrano, e ogni partecipante diventa parte di un’unica, grande squadra. Ogni manovra, ogni vela issata, ogni onda affrontata diventa segno di coraggio, fiducia reciproca e libertà conquistata insieme.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, sottolinea l’importanza dell'iniziativa: «Ringrazio di vero cuore Ambiente Mare Italia e tutti coloro – partner del progetto, tecnici e operatori – che condividono questa esperienza e stanno costruendo percorsi concreti per migliorare la qualità di vita di tante persone. La vela come terapia complementare è uno strumento sempre più conosciuto e utilizzato dalle famiglie, dal mondo delle associazioni e dagli enti che si occupano di disabilità, ed è considerata tra gli interventi innovativi in grado di stimolare e valorizzare i talenti delle persone con disabilità motorie e cognitive, migliorandone l’autonomia e le relazioni. Per tali ragioni, come Ministero per le Disabilità, abbiamo voluto promuovere il Progetto Velando».
Per chi sale a bordo, ogni momento in mare diventa occasione di scoperta: percepire il vento sulla pelle, guardare l’orizzonte e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Quando le vele si spiegano, non si naviga solo sull’acqua, ma anche verso relazioni nuove e verso una comunità che accoglie e valorizza.
Alessandro Botti, presidente di Ambiente Mare Italia – AMI, aggiunge: «Il mare è un luogo di libertà, ma anche di responsabilità. Con Velando vogliamo offrire a tutti l’opportunità di vivere l’esperienza del mare in modo diretto, mostrando che la vela può essere un potente strumento di affermazione e crescita personale».
Anche la Federazione Italiana Vela porta a Reggio Calabria un patrimonio di competenze: gli istruttori federali affiancheranno gli atleti, trasformando ogni uscita in un’occasione di confronto e apprendimento. «Come Federazione Italiana Vela siamo contenti di poter collaborare con Ambiente Mare Italia – AMI in questo progetto promosso dal Ministero per le Disabilità, mettendo a disposizione i nostri istruttori federali e quanto la FIV ha perfezionato in questi anni per il settore – dichiara Fabio Colella, consigliere FIV –. Essere a fianco ad AMI nel Progetto Velando non fa che impreziosire le nostre competenze e rendere un servizio ancora più completo agli utenti finali».
Sabato 15 novembre, venti atleti con disabilità, accompagnati da Special Olympics Italia, dagli istruttori FIV, dagli esperti di AMI e dai volontari, vivranno un’alternanza di uscite in mare e attività a terra, tra briefing di sicurezza e laboratori di apprendimento. Domenica 16, la consegna degli attestati suggellerà due giorni che vanno oltre la tecnica: un percorso di sviluppo di competenze, amicizia, fiducia in sé stessi e negli altri. Il progetto non si limita a promuovere uno sport: crea reti, favorisce legami e insegna a vivere insieme, rispettando il mare che ci ospita. È un modello replicabile di “vela sostenibile”, dove educazione, solidarietà e sport si fondono in esperienze concrete, accessibili a tutti.
In un mondo che spesso tende a frammentarsi, la vela diventa metafora di vita, libertà e collaborazione. L'inclusione non è solo un principio, ma un’esperienza concreta e condivisa. Il mare diventa così un luogo di connessione, dove le relazioni si costruiscono attraverso gesti, sguardi e fiducia reciproca. Le vele spiegate non trasportano solo le barche: guidano le persone verso maggiore autonomia e verso la consapevolezza che insieme si può andare più lontano.
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