Intervista di GABRIELE RUBINO e PAOLO CRISTOFARO
"E' dal 13 dicembre scorso, giorno di Santa Lucia, che chiediamo ai catanzaresi di aprire gli occhi sulla situazione". Esordisce così Francesco Di Lieto (vicepresidente nazionale del Codacons) che nell'intervista alla "La Nuova Calabria" torna a parlare delle vicende comunali della città capoluogo di regione, in vista dell'adunanza di domani mattina, a Palazzo De Nobili.
"E' il consiglio comunale più indagato d'Italia. Chiediamo le dimissioni perché vengano rispettati i principi democratici. Siamo stati oggetto di ironia a livello nazionale e Catanzaro ha fatto una figura pessima che siamo costretti a sopportare tutti", ha detto Di Lieto.
"Non riteniamo che sussistano le condizioni per una convocazione d'urgenza del consiglio. E' un modo per sottrarsi alle telecamere e alla manifestazione che avevamo convocato - insieme a Giuseppe Sestito - il 18, proprio per il consiglio comunale".
Sulla vicenda del consigliere Brutto ha dichiarato: "Se dovesse dimostrare che ha avuto impedimenti seri, ne prenderemo atto. Per questo volevo esaminare la cosa. E' curioso che in un consiglio comunale, convocato dalla sera alla mattina, si porti un punto così delicato", ha detto.
Tra i temi affrontati anche la questione del 5G: "Non siamo contrari, ma ne possiamo parlare?". Riguardo a domani ha asserito: "Invito a mantenere la calma per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione. Qualcuno potrebbe sfruttare una frase o anche un colpo di tosse per dirsi vittima di un complotto."
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