Squillace, dopo il consiglio il sindaco Muccari riceve la stampa per chiarire vicende comunali

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  13 novembre 2022 15:51

di PAOLO CRISTOFARO

Un invito per la stampa inaspettato quello di stamattina al comune di Squillace, al termine dell'adunanza consiliare, da parte del sindaco Pasquale Muccari. A fine seduta, infatti, il primo cittadino ha invitato i giornalisti presenti nel suo ufficio, insieme ai membri della maggioranza. Una sorta di conferenza informale per mettere in chiaro alcune delle vicende che hanno riguardato l'Ente negli ultimi tempi, tra contenziosi, attacchi dell'opposizione e anche la vicenda giudiziaria che ha coinvolto alcuni esponenti dell'amministrazione e che il mese scorso si è conclusa con il non luogo a procedere su richiesta della stessa Procura della Repubblica.

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LA VICENDA GIUDIZIARIA - Tanti i temi messi sul tavolo da Muccari. Un dialogo con la stampa, durato circa un'oretta, nel quale - accettando qualunque domanda - il sindaco ha raccontato il suo punto di vista sui fatti. Partendo proprio dalla vicenda giudiziaria che ha travolto il comune (che riguardava le accuse di corruzione e concussione a carico tra gli altri anche del sindaco stesso) ha fatto riferimento ad un atteggiamento pregiudizievole delle opposizioni, in riferimento sia alle richieste di dimissioni che all'istanza di convocare un consiglio comunale ad hoc. "Sono cose che si discutono nelle aule di tribunale", ha detto Muccari. "Dall'indagine, costata svariate decine di migliaia di euro, siamo usciti puliti", ha ribadito il sindaco, stigmatizzando anche gli attacchi mediatici alimentati dalla minoranza che avrebbe sperato in uno scioglimento dell'amministrazione. "Nulla di tutto ciò è avvenuto", ha proseguito, segnalando ancora che "decine sono state le manifestazioni di solidarietà di cittadini squillacesi, tanto prima della sentenza, quanto dopo il verdetto di non luogo a procedere".

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I CONTENZIOSI FINANZIARI - Altro tema caldo ripercorso dal sindaco nell'incontro con la stampa quello dei conteziosi che l'Ente ha dovuto affrontare e che sta affrontando. "Ho presso sulle mie spalle l'onere di assumermi la responsabilità di dirigere l'ufficio finanziario", ha rimarcato Muccari, "so bene di cosa parlo e dell'impegno che stiamo mettendo nella risoluzione economicamente vantaggiosa per l'Ente di tutti i contenziosi aperti e delle estinzioni". Il primo cittadino ha mostrato alcuni faldoni sulla sua scrivania, sostenendo di essere a lavoro, insieme alla maggioranza, per esaminare e concludere pratiche per un ammontare di circa 800mila euro. E' ritornato anche sulla vicenda della revoca dei finanziamenti. "La revoca dei lavori al seminario vescovile operata dalla Regione - ha detto - non figura ancora come debito certo, liquido ed esigibile". Proprio rispetto agli atti di revoca, il sindaco ha fatto cenno ad interlocuzioni in corso proprio con la Regione, fermo restando che esiste ancora la possibilità di opposizione in sede legale. Con riferimento ai pagamenti dei lavori contrattuali pretesi dalla ditta "Giafra", sempre per il seminario, Muccari ha parlato, come già aveva asserito mesi addietro, di pignoramento per oltre 100mila euro da parte della stessa nei confronti dell'Ente, contro il quale nulla si poteva fare. I consiglieri di maggioranza presenti hanno rimarcato come tutti i debiti e i contenziosi non siano attribuibili alla gestione corrente.

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LE OPPOSIZIONI -  Critiche forti anche nei confronti dei gruppi d'opposizione. Secondo quanto asserito dalla maggioranza nel corso dell'incontro informale, nonché dal sindaco stesso, nessun emendamento propositivo sui documenti contabili sarebbe giunto in otto anni dai gruppi di minoranza, il cui unico obiettivo sarebbe stato, anche attraverso denunce e carta bollata, di ostacolare e rallentare il lavoro dell'Ente. Rispetto allo scontro, a colpi di manifesti, avvenuto negli ultimi giorni con i consiglieri Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea di "TuttInsieme per Squillace", Muccari ha rimarcato che, a differenza di quanto da loro asserito, i suoi assessori non percepiscono nessuna lauta indennità, ammontando la stessa a poche decine di euro, così come poche decine di euro sono quelle che gli oppositori avrebbero vantato di aver ceduto per i bisognosi nelle fasi acute dell'emergenza pandemica. "Non ho mai percepito stipendi per decreto", ha sottolineato ancora il sindaco. "Attualmente, oltre al mio stipendio professionale, percepisco l'indennità di carica definita dalla legge e che in questi anni non ho mai aumentato", ha concluso.

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