Squillace e l'ultimo saluto a Pasquale Vetrò: "Una vita ordinaria vissuta in maniera straordinaria"

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  19 novembre 2019 00:03

di PAOLO CRISTOFARO

"Ha saputo vivere la quotidianità con semplicità e umiltà. Ha vissuto una vita ordinaria rendendola straordinaria". Con questa parole, pronunciate nella Cattedrale di Squillace antica, Monsignor Giuseppe Megna ha dato l'ultimo saluto al maestro Pasquale Vetrò, persona rispettabile e stimata, uomo di cultura e vicino ai ragazzi nella formazione, essendo stato al Convitto Nazionale Galluppi di Catanzaro (LEGGI QUI).  Una Cattedrale gremita di gente, di familiari, di conoscenti, di squillacesi e di catanzaresi. Tantissimi anche i bambini, sui allievi ed ex allievi, presenti per salutare il maestro amico, quasi genitore, che li ha accompagnati nei loro primi percorsi formativi e li ha supportati nella crescita.

 
E' scomparso improvvisamente il maestro amico di tutti, punto di riferimento per un'intera comunità scolastica e per tantissime persone che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato appunto la semplicità, l'umiltà, la disponibilità e il grande amore per la cultura e per la sua amata Squillace. "L'amico Pasquale non è morto. Ha iniziato una seconda vita, migliore di questa. Continua a vivere con noi" ha spiegato - in un'accorata omelia - Monsignor Megna. "Ci dispiace non averle detto, più volte di quante lo abbiamo fatto, che le vogliamo bene, che ha saputo ascoltarci, comprenderci, guidarci e capirci", hanno invece scritto alcuni suoi allievi, bambini, in una missiva letta pubblicamente dopo la funzione. "Non riusciamo a credere che non ci sia più e le lacrime sgorgano dagli occhi al solo pensiero di non rivederla. Ci mancherà", recitava un'altra lettera. 
 
Insomma la comunità squillacese, quella catanzarese, la realtà formativa e culturale del Galluppi, tutte strette insieme nel dolore per la perdita di un uomo ordinario, pacato, comprensivo, cordiale, ma che ha saputo - proprio con i suoi pregi, con la sua umanità, con il suo servizio per i ragazzi - rendere straordinaria la quotidianità di una vita condotta onestamente e con grande senso della misura. Una pagina dolorosa che, poche ore fa, si è conclusa con il fragoroso applauso dei presenti all'uscita del feretro dalla Cattedrale, anche se il ricordo del maestro Vetrò vivrà per sempre.
 
Pasquale Vetrò con i suoi colleghi educatori del convitto nazionale "P. Galluppi"

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