di PAOLO CRISTOFARO
Squillace si avvicina alla nuova tornata elettorale, prevista per la primavera del 2024. Sulle pagine del nostro giornale avevamo già seguito, con attenzione, le elezioni del 2019, che avevano mostrato un quadro politico molto frammentato e un'atmosfera decisamente calda, portando poi alla vittoria del sindaco uscente, Pasquale Muccari. I fatti sembrano essere poco cambiati. I politici squillacesi si preparano ad affrontare la campagna elettorale, le compagini elettorali si sono modificate rispetto al 2019, ma in generale il dibattito continua a mantenere toni accesi.
Tornerà a scendere in campo sicuramente la compagine dell'attuale maggioranza, del sindaco Pasquale Muccari, forse con una formazione alternativa, ma tutto sommato simile. Dal fronte dell'opposizione, invece, paiono essere morti i tentativi di una convergenza tra il gruppo "Tuttinsieme per Squillace" e "Squillace in Movimento". Qualche mese fa il consigliere comunale Oldani Mesoraca, leader di "TuttInsieme" e già candidato sindaco, ha annunciato il suo passo indietro, lasciando "campo libero" al consigliere Enzo Zofrea, suo "collega" di lista. Il tentativo di avvicinamento in corso ha riguardato, quindi, Zofrea e la consigliera dell'altro gruppo, "Squillace in Movimento", Anna Maria Mungo. Ma l'unione non quaglia, per vari motivi. E forse c'era da aspettarselo, per tutta una serie di posizioni divergenti.
Ieri, l'annuncio del naufragio di questi tentativi diplomatici, è stato messo nero su bianco, sui social, con una nota, molto sobria e attenta, di Oldani Mesoraca. "Ho appreso che nemmeno l'ultimo incontro tra i due probabili candidati a sindaco di Squillace per le prossime elezioni, Enzo Zofrea e Anna Maria Mungo, ha portato all'accordo per una lista unitaria", ha esordito Mesoraca. "Io sono tra quelli che ci aveva creduto e in questa direzione ho lavorato. Nei mesi scorsi, mantenendo fede a un impegno assunto con i miei sostenitori quattro anni fa, ho rinunciato alla mia candidatura", ha spiegato. Più avanti, nella nota, ha continuato: "Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare affinché il prossimo giugno si possa voltare definitivamente pagina. Mi auguro che possa essere una battaglia politica sulle idee e sulle proposte. Mi auguro che saranno messi da parte i risentimenti e le offese personali, per dare spazio al confronto serio sui programmi e sul futuro della nostra città."
Non è mancato, a caldo, un commento da parte del consigliere Enzo Zofrea, già referente locale del Partito Democratico, postato sempre sui social in risposta alla notizia ufficializzata da Mesoraca. "In questi mesi, dopo la rinuncia a ricandidarsi a sindaco di Oldani Mesoraca, ho lavorato per far sì che assieme all'altra lista di opposizione si potesse giungere a un accordo per un candidato sindaco unitario", ha asserito Zofrea. "Ho fatto tutti i passaggi che la logica e il buon senso suggeriscono in questo caso. Ho promosso incontri a due, a quattro, fino a tutti i componenti delle due liste. Abbiamo discusso, ci siamo confrontati, ma tutte le riunioni si sono concluse, non per mia volontà, sempre con un rinvio per adottare la decisione finale. Intanto sono passati mesi e, sostenuto e sollecitato dai miei amici e da tanti cittadini, sono stato costretto a stringere i tempi per giungere ad un ultimo incontro con l'altra aspirante candidata", ha proseguito Zofrea. "In quella sede [...] le ho fatto un'ultima proposta sensata e politicamente valida, quella di organizzare le elezioni primarie. La risposta è stata negativa e senza nessuna proposta alternativa", ha spiegato.
Di ben altro avviso la consigliera Anna Maria Mungo, recentemente entrata nella compagine di Fratelli d'Italia, che correrà come candidata sindaco e che già lo aveva fatto nel 2019. "Avevo apprezzato il post di Oldani Mesoraca che invitata tutti a una sana competizione elettorale, basata sulla correttezza e il rispetto delle parti contrapposte, quando il caro amico Enzo Zofrea, pensa bene di commentare, ponendosi in contrasto con l'invito di Oldani, falsificando la realtà e tentando di inquinare i pozzi", ha rilanciato Mungo. "E' chiaro che quello di Enzo Zofrea sia stato un disperato tentativo di scaricare su di me la responsabilità, che ha solo lui, visto che per ben due volte ha rifiutato la mia proposta di sedersi a un tavolo e individuare assieme, se necessario, anche una terza figura da candidare a sindaco, ma il paese intero lo ha già capito", ha continuato nel comunicato. "Quanto alle primarie, proposte in modo strumentale, è inutile dire che oltre a essere divisive e impraticabili (mai successo) in un paese di 3600 anime, sono state buttate lì solo per dimostrare che qualcuno voleva l'unità", prosegue. "Basta giochetti. Del resto il caro amico Enzo è da mesi che è in campagna elettorale da candidato a sindaco e questo lo hanno capito anche i suoi ex compagni della precedente competizione che hanno ritenuto di non seguirlo nel suo percorso autoreferenziale e in solitaria", ha affondato Mungo.
Insomma, ancora mancano molti mesi al confronto elettorale, ma il quadro continua ad apparire frammentato e "scottante". Ci si prepara, quindi, all'ennesima campagna elettorale molto intensa e combattuta. Tra rancori, divergenze, scontri, giochetti sotto banco e polemiche, si intravedono gli strascichi della già accesa lotta elettorale del 2019. Squillace, tuttavia, è una città da sempre abituata alle battaglie politiche e alla grande attenzione per le questioni amministrative. Ci sarà sicuramente molto da attendersi e per noi giornalisti da scrivere. L'auspicio dei cittadini, però, è che il confronto, per quanto serrato e caldo, rimanga nei limiti di una sana competizione politica e argomentativa, senza eccessi da qualunque fronte.
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