"Andando a leggere il manifesto, ci saremmo aspettati di sapere quale iniziative, il valente sindaco e la sua qualificata giunta, avessero intrapreso per tranquillizzare i cittadini sulla prossima riapertura al traffico della strada principale del “Girone” che unisce i due estremi della città, importante arteria non solo per la circolazione cittadina. Niente di tutto questo!". A scriverlo, in un manifesto di risposta a quello prodotto dal gruppo di maggioranza, la compagine d'opposizione "TuttInsieme per Squillace", di Oldani Mesoraca.
"Scopriamo, invece, un manifesto, a firma della lista di maggioranza, che cerca di offendere il comportamento, sempre coerente con il mandato, che i nostri rappresentanti in Consiglio, stanno portando avanti dal giorno in cui, solo per la mancanza di una cinquantina di voti, cari amici della maggioranza, sono rimasti all’opposizione. È vergognoso! I nove, pubblicando una bella foto dei nostri rappresentanti, per la quale li ringraziamo, (ovviamente, noi evitiamo di pubblicare le loro perché avremmo difficoltà a sceglierne qualcuna) cercano di dire, in maniera subdola, sciocca ed insignificante, che i nostri consiglieri non presenziano alle riunioni assembleari. Non dobbiamo scomodare alcun notaio, per affermare che si tratta di una menzogna ", scrive l'opposizione.
"Lo dimostrano i verbali, sempre che la segretaria si sia ricordata di farli, e, comunque, le diverse note stampa sui tanti argomenti di cui hanno parlato nei loro interventi. Lo hanno detto e scritto innumerevoli volte; lo ribadiamo, per chi è in malafede: non hanno partecipato alle ultime assemblee perché il presidente (?) del Consiglio ha ritenuto di non accogliere le richieste dei rappresentanti dell’opposizione per un’informativa, da parte del sindaco, sui recenti fatti di cronaca che lo hanno visto protagonista di una vicenda, comunque, grottesca, dal punto di vista etico e morale, almeno secondo quanto scritto sui social e sulla stampa. I nostri consiglieri non rispondono agli appelli di un sindaco e di un presidente che non hanno alcun rispetto del consiglio comunale. Il loro ruolo, Mesoraca e Zofrea, come tutti i cittadini sanno bene, lo svolgono pienamente, incontrandoli e dialogando, ogni giorno, con loro, sul territorio."
"Ma è il Consiglio il luogo preposto per i dibattiti ed i confronti democratici. Perciò, si è pensato che al Consiglio del cinque novembre scorso ci fosse una discussione su quanto accaduto in sede giudiziaria. Su questo, ciascuno, avrebbe potuto esprimere la propria opinione, nel rispetto doveroso del dispositivo letto in aula dal giudice. D’altra parte, come si può evincere dagli atti, il nostro Gruppo non ha mai chiesto le dimissioni, ma si è sempre reclamato un dibattito in aula. Il sindaco e gli assessori hanno scambiato, invece, anche in questa occasione, l’aula consiliare per un teatro dove poter inscenare un vomitevole monologo, senza controparte, senza pubblico e con qualche distratto consigliere della vostra lista. Sappiamo che voi, cari consiglieri di maggioranza, non siete responsabili di tali misfatti ma, come diceva Giovanni Falcone: ", continua il manifesto di "TuttInsieme per Squillace".
"Avete scritto: . Una cosa è certa: i nostri, non sono consiglieri comunali da quarant’anni come, invece, lo è qualcuno di voi che lo fa da decenni, senza aver prodotto mai niente! Non sappiamo, perciò, a quale poltrona vi riferite, considerato che Mesoraca e Zofrea, la loro indennità, l’hanno devoluta, per la pandemia, a favore dei bisognosi. Forse avete confuso con i vostri assessori, vice sindaco, sindaco e presidente del Consiglio che percepiscono un puntuale lauto stipendio mensile! Ma perché scendete così in basso e, tra l’altro, lo fate solo per offendere il prossimo e difendere l’indifendibile? Svegliatevi, cari amici, siete grandi, padri di famiglie, fate quello che sentite di fare! Non lasciatevi abbindolare dalle facili promesse! Reagite, come ha fatto qualche altro serio vostro collega nel recente passato!", conclude la nota del gruppo di Mesoraca.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736