Squillace, ok dai Vigili alla riapertura della primaria allagata dopo l'alluvione a Lido

di PAOLO CRISTOFARO

Via libera dai Vigili del fuoco del distaccamento di Soverato per la ripresa delle attività scolastiche nel plesso della scuola dell'infanzia e primaria del quartiere Lido a Squillace. A renderlo noto il sindaco, Pasquale Muccari. Le attività nell'istituto erano state interrotte lunedì mattina, quando in apertura erano stati riscontrati allagamenti di alcune aule e ripostigli e varie infiltrazioni dovute alle forti precipitazioni a carattere alluvionale di sabato notte, che hanno messo in ginocchio il Catanzarese.

Immediate erano scoppiate le proteste, sia da parte dei genitori che da parte di alcuni membri dell'opposizione, che contestavano al primo cittadino la mancanza di comunicazioni relative alle criticità scolastiche e la mancata attivazione del COC, il Centro Operativo Comunale, durante la fase alluvionale dello scorso weekend. Accuse che il primo cittadino Muccari, con un video diffuso sui social, ha respinto, sostenendo che dalla Protezione Civile era stata appunto segnalata esclusivamente un'allerta gialla, che non dava ad intendere la possibilità di fenomeni particolarmente critici per l'area.

La realtà, lo sappiamo, è stata poi ben diversa. Il sindaco, riferendosi all'opposizione, ha parlato di attacchi personali a lui, puro sciacallaggio, stando alla sua opinione. Già alle prime ore dell'alba di domenica, dopo l'alluvione, secondo quanto riferito ancora dal sindaco stesso, si sarebbe immediatamente recato invece nelle zone più colpite, prestando assistenza agli abitanti.

Di certo nel quartiere Lido della città di Squillace qualcosa che non va c'è. L'impianto urbanistico della zona lascia qualche perplessità, trattandosi oltretutto non del primo allagamento. Più fenomeni alluvionali, nel corso degli anni, hanno interessato la frazione marina, creando disagi e forti criticità soprattutto in abitazioni private. Molte di queste, a poca distanza dagli eventi alluvionali, si trasformano giustamente in richieste di risarcimento danni, talvolta esose per l'Ente comunale. Risalire ai problemi di fondo potrebbe consentire di fare luce su nuove possibilità per evitare futuri disastri, ma cercare quei problemi, probabilmente, è meno semplice di quanto appaia. 

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