di PAOLO CRISTOFARO
Sugli squillacesi, in ambito vernacolare, si dice che abbiano "quattro facce". Squillace, per il momento, a livello politico, di sicuro ne ha almeno tre. Modi di vedere e di fare la politica del tutto diversi si sono palesati anche nell'ennesima seduta domenicale dell'adunanza consiliare, convocata questa mattina dal sindaco, Pasquale Muccari.
La seduta è iniziata con l'intervento del consigliere d'opposizione Luca Occhionorelli, che contestando alla maggioranza le dinamiche di convocazione del consiglio - non tanto in riferimento al giorno festivo, quanto alla tempistica tra l'avviso di convocazione e il giorno dell'adunanza, ha annunciato subito di voler abbandonare l'aula, anticipando la notizia del desiderio, da parte del suo gruppo, "Squillace in Movimento", di appellarsi al Prefetto per ristabilire la Legge.
Per Occhionorelli infatti, non sarebbe legittima né corretta la convocazione effettuata giovedì per la mattinata di oggi. Lo stesso ha citato una sentenza del Consiglio di Stato e del Tar di Napoli che, in occasione di una disputa tra parti diverse, avvalorava più larghe tempistiche di preavviso per la convocazione di consigli. Subito dopo, Occhionorelli, sottolineando la subordinazione del regolamento comunale alle decisioni del Consiglio di Stato, ha lasciato l'aula. Il vicesindaco Carabetta, insieme con la segretaria comunale, Giuseppina Ferrucci, hanno replicato - in assenza tuttavia dell'interessato - che il TUEL (Testo Unico Enti Locali) in materia rimanda al regolamento comunale - quello di Squillace fu fatto, tra gli altri, dallo stesso Occhionorelli ai tempi della giunta Rhodio - che specifica che la convocazione deve effettuarsi contando tre giorni, inclusi i festivi e il giorno stesso della seduta, ma escluso il giorno di emissione della convocazione e sottolineando quindi la legittimità della seduta convocata.
Tra i vari punti all'ordine del giorno affrontati in seguito, particolare attenzione per l'approvazione del Piano di Ammortamento relativo alla riscossione di alcuni crediti dell'Agenzia delle Entrate (cartelle esattoriali). Si tratta di debiti da riconoscere e da pagare. Tra questi, ne avevamo parlato tempo fa (LEGGI) la cartella esattoriale relativa alla perdita parziale del finanziamento regionale per la famosa Rete Museale, progetto insieme ai comuni di Stalettì e Montauro, che non avendo pagato la quota partecipativa rispettando la tempistica dovuta, hanno causato un ammanco di circa 45 mila euro all'Ente capofila del progetto, cioè Squillace. Il sindaco ha specificato che si sta avviando un contenzioso con i suddetti comuni per recuperare l'importo dovuto. Ma la somma dei debiti da pagare - che è stata votata da tutta la maggioranza, ma anche dal gruppo "TuttInsieme per Squillace", rappresentato da Mesoraca e Zofrea - ammonta a circa 70 mila euro complessivi, per altre cartelle esattoriali arretrate, delle quali, per il momento, il sindaco non ha fornito dettagli specifici sulla natura dei debiti.
Si è parlato poi anche della polemica degli ultimi giorni relativa allo scuolabus comunale (LEGGI) Il capogruppo di "TuttInsieme per Squillace", Oldani Mesoraca, ha sottolineato il suo disappunto per quanto dichiarato da Muccari. "Non esistono bambini di serie A o di serie B" ha detto. "Bisogna garantire il servizio a tutti." Nessuna soluzione proposta, per il momento, ma Mesoraca ha dichiarato altresì che: "Nei prossimi giorni provvederemo a proporre una soluzione che sia condivisa per la risoluzione del problema". In merito Muccari ha replicato che, in altre condizioni, avrebbe fatto di tutto per garantire un servizio scuolabus per tutti, ma non, appunto, dovendo pagare continuamente debiti che opprimono l'Ente sin dal suo primo insediamento, nel 2014.
Si è parlato poi dello scioglimento della convenzione con il Comune di Nocere Terinese, per la condivisione del servizio di segreteria comunale, che verrà invece stipulata con il Comune di Guardavalle. Protesta, relativamente a questo punto, da parte di Mesoraca e Zofrea, per la mancata segnalazione, nella convenzione, della variazione di ore di servizio della segretaria medesima. "Si parla di passaggio da un 20% ad un 30% circa, senza tuttavia far capire quanti giorni la segretaria offrirà in più di servizio al nostro Ente" ha specificato Zofrea. Sulla vicenda la maggioranza ha garantito un repentino intervento nei prossimi giorni, anche a livello di documentazione, per chiarire la questione.
La seduta si è conclusa poi con la nomina del presidente del consiglio comunale, toccata a Paolo Mercurio, che già aveva ricoperto la carica dal 2014 al 2018, membro più anziano del consiglio. La nomina è stata votata da tutta la maggioranza, mentre i consiglieri d'opposizione Mesoraca e Zofrea hanno votato scheda bianca. "Potevamo essere contattati in anticipo - date le ripetute richieste di dialogo del sindaco - per una scelta condivisa. Non poniamo un veto sulla figura di Mercurio, persona onesta e disponibile, ma una scheda bianca di rimprovero rispetto al mancato coinvolgimento decisionale da parte della maggioranza" hanno detto. Sulla vicenda della convocazione domenicale delle adunanze consiliari, "TuttInsieme per Squillace" ha ammonito il sindaco. "In caso di nuove convocazioni fatte di domenica o con dinamiche poco limpide, non presenzieremo alle sedute" ha specificato Oldani Mesoraca.
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