di PAOLO CRISTOFARO
Non esita, Pasquale Muccari, primo cittadino di Squillace, a definire "una miserabile strumentalizzazione" la polemica messa in piedi, nei giorni scorsi, dalla minoranza, a seguito di una lettera scritta dal presidente del consiglio comunale, Paolo Mercurio, nella quale si chiedeva puntualità nel deposito degli atti afferenti ai consigli comunali (LEGGI QUI). Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea - del gruppo "Tuttinsieme per Squillace" - avevano parlato di maggioranza che scricchiola, mentre ieri, la consigliera Anna Maria Mungo - del gruppo "Squillace in Movimento", aveva rincarato la dose segnalando altri episodi di mancata trasparenza da parte dell'Ente. (LEGGI QUI). La consigliera, proprio ieri sera, aveva segnalato la vicenda di una sentenza del Tar nella quale l'Ente risulta soccombente e che potrebbe portare un ingente nuovo debito.
"La lettera del presidente del consiglio comunale", spiega Muccari, "ha solo lo scopo di evitare le risse verbali che si scatenano sovente nelle adunanze del consiglio, provocate da una parte della minoranza". Il sindaco sottolinea che "l'esproprio citato dalla consigliera, riguarda un'area di Squillace Lido, dove sorge il parchetto Aldo Moro e dove è stato costruito l'asilo", ha spiegato. "Per la vicenda, dopo l'ordinanza di ottemperanza, consequenziale alla sentenza del Tar, è stato nominato un commissario ad acta che dovrà quantificare la somma da pagare".
"Il commissario prefettizio, a suo tempo, ha trasferito la documentazione al nostro commissario liquidatore - Mario Pizzino - perché il debito è riferito al periodo di sua competenza. Il commissario Pizzino ancora non si è pronunciato. Il commissario ad acta nominato dovrebbe venire e quantificare la cifra; cifra che comunque non potrebbe esigere, in quanto andrà a fare parte del Piano delle estinzioni, previsto per i debiti afferenti al dissesto per i quali non è stata possibile una transazione concorde con i creditori", ha asserito Muccari. "Con le numerose revoche alle quali si è fatto riferimento nei vostri articoli, io sto procedendo con piani di dilazione dove possibile. Su tutte le criticità , le procedure anomale e le responsabilità che hanno determinato questi debiti la magistratura sta indagando. Io stesso ho riferito in consiglio di aver trasmesso tutti i documenti poco chiari agli organi inquirenti. Posso dire però, certamente, che non sono responsabilità legate agli organi politici dell'Ente", spiega ancora il sindaco.
"Il presidente del consiglio comunale è la persona più anziana e più saggia del consiglio. La sua nota non era atta a dissociarsi dalla maggioranza o a bacchettare il sindaco, ma mirava esclusivamente ad evitare battibecchi in ogni seduta consiliare. E' un organo terzo, che ha voluto giustamente rimarcare la necessità di avere consigli comunali non rissosi, dove spesso l'aula del consiglio, diviene impropriamente aula di tribunale. Comunque in caso di altre dilazioni di debiti, convocherò certamente il consiglio comunale per mettere tutti al corrente della situazione", ha concluso, asserendo anche di rendersi disponibile, in Comune, a far consultare i faldoni con le pratiche legate alle opere pubbliche che hanno presentato criticità, tanto alla minoranza che ne faccia richiesta, quanto alla stampa.
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