Squillace si prepara alle comunali di giugno: le carte (s)coperte dei tre giocatori

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Anna Maria Mungo, Enzo Zofrea e Stefano Carabetta
  11 febbraio 2024 14:05

di PAOLO CRISTOFARO

Così come nella tornata elettorale del 2019, anche nel 2024 saranno in tre i candidati a sindaco per il Comune di Squillace. I cittadini saranno chiamati alle urne l'8 e il 9 giugno, congiuntamente alle elezioni europee. Le liste sono ancora in fase di limatura e definizione, ma le direzioni prese e le alleanze strette sembrano essere evidenti. Il sindaco uscente, Pasquale Muccari, non ci sarà. O meglio, non correrà direttamente per tenersi la poltrona principale. La sua compagine politica - cioè il nucleo saldo della sua attuale maggioranza - sarà rappresentata da Stefano Carabetta, attualmente vicesindaco. Avvocato, nonché docente di discipline giuridiche all'Università di Messina, prenderà il posto del sindaco uscente come capolista (salvo clamorosi dietrofront dell'ultima ora). La decisione sembrerebbe essere frutto di accordi interni alla stessa compagine di Muccari. 

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Quest'ultimo, infatti, è attualmente al terzo mandato da primo cittadino. Medico di base, di formazione comunista, con circa 40 anni di esperienza politica tra maggioranza e opposizione al Comune di Squillace, è stato eletto una prima volta negli anni Novanta. Nel 2014 ha indossato nuovamente la fascia tricolore, fino alla caduta per motivi politici, nel 2018, con una conseguente breve parentesi commissariale. Nel 2019 è stato rieletto con 818 voti e il suo terzo mandato sta giungendo al termine. La nuova lista - in base alle prime indiscrezioni - pare avere già sicure alcune candidature. Oltre a Carabetta e Muccari, appunto, quasi certamente tornerà in lista Paolo Mercurio, attuale presidente del consiglio comunale. Pure certa sembra la candidatura di Rosetta Talotta, che insieme a Mercurio è componente di fiducia della squadra di maggioranza in carica. Relativamente agli altri attuali consiglieri di maggioranza, non tutti saranno riconfermati, ma ci saranno anche nuovi innesti. Quasi certa la candidatura di Mariella Trombetta, attuale assessore con delega all'Istruzione, subentrata in maggioranza dopo le dimissioni della consigliera Cinzia Mellace. Come altamente probabile è anche la candidatura di Giuseppe Facciolo, che entrato in consiglio nel 2019 nel fronte d'opposizione, si è poi clamorosamente avvicinato alla maggioranza, lasciando a dir poco scontenti i suoi ex compagni di squadra. Queste, per ora, le più attendibili ipotesi relative alla compagine uscente, la cui nuova lista è ancora in corso d'opera. 

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Oltre a Carabetta che sarà a capo della maggioranza uscente, tornerà a ricandidarsi - già lo aveva fatto nel 2019, perdendo con 761 voti contro gli 818 di Muccari - anche Anna Maria Mungo. Pure lei di professione avvocato, prima del 2019 aveva militato tra le fila del Movimento 5 Stelle, ma recentemente ha aderito a Fratelli d'Italia. Dopo un fallito tentativo di unione con l'altro gruppo d'opposizione, con un meticoloso lavoro di tessitura, è riuscita a formare una nuova compagine che in parte eredita candidati dalla campagna del 2019 e in parte accoglie nuovi innesti "strappati" all'altra opposizione, che hanno deciso di seguirla. La lista della Mungo (a quanto pare quasi ultimata) non manca di nomi elettoralmente noti. Tra i candidati sicuri ci sarà Luca Occhionorelli, già vicesindaco del Comune di Squillace, che ha fatto parte delle amministrazioni Rhodio e Mantella, riscuotendo di volta in volta ampio consenso elettorale, soprattutto nel quartiere Lido dove risiede. Nella tornata del 2019, sempre al fianco di Anna Maria Mungo ha viaggiato intorno a quota 150 voti. Dimessosi due volte - con Rhodio in maggioranza, anni fa, per insormontabili divergenze interne e poi dall'opposizione attuale per garantire un avvicendamento tra i consiglieri d'opposizione - è pronto a tornare in campo. Oltre a lui, in lista, pare sicura la candidatura di Franco Scicchitano, ex leader dell'opposizione fino al 2018. Allo stesso modo sicura sarà la candidatura, al fianco di Mungo, di Sandro Mauro (proveniente dall'altro gruppo d'opposizione, che nel 2019 aveva corso col candidato a sindaco Oldani Mesoraca), anche lui di area Fratelli d'Italia, ai vertici del coordinamento provinciale, dai lunghi trascorsi politici. La squadra di Anna Maria Mungo sembra aver strappato all'ex fronte di Mesoraca anche Saverio Settembrino, altro candidato al momento certo. Insieme a loro, nella stessa lista, risultano essere già schierati Francesco Manoiero e Anna Voci (due dei candidati già presenti nella lista Mungo del 2019). 

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Ma, come accennato, la sfida sarà a tre. E insieme a Stefano Carabetta e ad Anna Maria Mungo, il terzo candidato a sindaco sarà Enzo Zofrea, imprenditore e gestore di una cooperativa, già segretario locale del Partito Democratico. Zofrea nel 2019 aveva corso (prendendo 170 voti) in lista con Oldani Mesoraca, candidato a sindaco già allora contro Muccari e Mungo (guadagnando 764 voti, contro gli 818 di Muccari, e staccando di poco i 761 voti della Mungo). Oldani Mesoraca, alcuni mesi fa, ha palesato l'intenzione di non ricandidarsi alle amministrative 2024. Così Enzo Zofrea si è dimostrato, quasi subito, intenzionato a succedergli. Meno chiara, al momento, l'immagine di questa lista. Le uniche certezze, al momento, sembrano essere i nomi di Gerardo Bertolotti, (già candidato con la Mungo nel 2019), Tommaso Cristofaro e di Mimmo Facciolo (il fratello era già candidato con Zofrea nel 2019). Viaggia inoltre l'ipotesi che Zofrea abbia intenzione di candidare anche alcuni ceramisti di Squillace. Potrebbe ripresentarsi, tra questi, Claudio Panaia, già compagno di lista di Zofrea nel 2019, quando candidato a sindaco era Mesoraca. Ancora permangono - e non solo per questa lista - vari dubbi e incertezze, che sicuramente saranno sciolti nelle prossime settimane. Al momento sono questi i profili dei tre "giocatori", dei tre candidati a sindaco e delle loro carte, un po' scoperte e un po' coperte, com'è normale che sia. Direzioni diverse, persone diverse, ma il comune obiettivo di sedere tra gli scranni della maggioranza per gestire le sorti di Squillace. Sempre che non siano le carte - nell'ultima mano - a giocare brutti scherzi.

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