di MARCO VALLONE
La contrarietà al progetto di installazione di un parco eolico in mare nel Golfo di Squillace ha unito diverse istituzioni e cittadini che, questa mattina, si sono ritrovati in diverse località della costa ionica calabrese per manifestare il proprio dissenso. Sono stati previsti raduni, a questo proposito, sul lungomare di Cropani, su quello di Crotone, a Guardavalle Marina ma anche a Squillace Lido.
L'organizzazione dell'iniziativa porta la firma del coordinamento regionale “ControVento” e, secondo il punto di vista dei fautori della manifestazione, l'obiettivo intende essere quello di una convinta difesa degli ecosistemi a tutela delle future generazioni. Ci siamo recati a Squillace Lido per raccogliere gli umori e le considerazioni dei partecipanti.
“L'amministrazione comunale di Catanzaro – ha dichiarato la vice sindaco del Comune di Catanzaro, Giusy Iemma, presente all'appuntamento - ha espresso le proprie osservazioni, e quindi la propria contrarietà, alla realizzazione del parco eolico off-shore attraverso due delibere di giunta e una di consiglio comunale. Pregiudizialmente non siamo contro l'energia proveniente da fonti rinnovabili, gli atti amministrativi lo documentano: abbiamo un protocollo d'intesa con ENEA, e abbiamo aderito all'osservatorio nazionale a tutela del mare. Del resto la riduzione dell'emissione di gas clima alteranti, fino all'azzeramento, rappresenta principio cardine su cui fonda sia il percorso di bandiera blu che il piano strutturale comunale. Oggi però dobbiamo ricordare che la Calabria ha un surplus di energia: quindi il consumo del nostro mare, che peraltro avviene senza nessuna forma di compensazione e, cosa peggiore, senza il coinvolgimento delle amministrazioni locali, non è ammissibile”.
Anche il sindaco di Petrizzi, Giulio Santopolo, e il sindaco di Amaroni, Gino Ruggiero, hanno tenuto a far sentire la propria voce. Nonostante quelli da loro rappresentati non siano territori che affacciano direttamente sulla costa, gli stessi esprimono sincera preoccupazione: “Noi, tra le altre cose, nell'entroterra già abbiamo dato tanto: il nostro territorio è completamente devastato da pale eoliche – ha affermato Giulio Santopolo -. Il Comune di Petrizzi attualmente è interessato a 3 progetti sull'eolico, insieme a Chiaravalle, Torre di Ruggiero e Gasperina: capite bene che si sta cambiando proprio la geografia dei nostri territori”. Il sindaco di Amaroni Gino Ruggiero, da parte sua, ha evidenziato la presenza del “rischio di chiudere quel progetto che qualcuno ha avuto in mente per invadere il nostro territorio, la Calabria per l'appunto. Abbiamo già dato tantissimo: anche il mio Comune è stato interessato già dal 2006 con la costruzione di un parco eolico, e posso dire che all'epoca le misure erano abbastanza restrittive perché i comuni potevano dire sì o no all'installazione nel proprio territorio di questi parchi eolici. Tutto questo istmo che va dal golfo di Santa Eufemia al golfo di Squillace è invaso da pale eoliche: sembra un cimitero in larga scala. E adesso vedere sullo sfondo del golfo di Squillace anche queste pale eoliche, questo progetto off-shore di parco eolico marino, credo che veramente sarebbe proprio una cosa devastante non solo per i comuni che hanno le spiagge, ma anche per noi comuni interni”.
Il sindaco di Petrizzi Giulio Santopolo ha poi evidenziato come non vi sarebbe neppure una ricaduta economica attraverso la possibile realizzazione di questo parco eolico off-shore: “La ricaduta economica non c'è mai stata, almeno per quanto concerne i nostri territori. Anzi sembra quasi un progetto per isolarci perché ricordo bene a tutti che noi abbiamo solo una cosa da vendere, tra virgolette: mi riferisco, a livello turistico, al nostro territorio. Quello che era il nostro territorio: natura e ambiente. Ahimè, questo è continuamente messo sotto attacco”. Dello stesso avviso Gino Ruggiero: “Per quanto riguarda una ricaduta economica sul territorio non vedo cosa ci sia di positivo: certo una volta almeno c'erano le convenzioni, come successe nel mio comune, in relazione alle quali con le royalties magari c'era una ricaduta economica. E poi gli impianti erano relativamente abbastanza piccoli, ridotti. Adesso si parla di impianti con pale di dimensioni enormi, non più di 2.5 MW, ma addirittura si parla di 4.5 o 5 MW: sono dei mostri che giustamente non possiamo tollerare”.
Infine il sindaco di Squillace Enzo Zofrea ha precisato come la giunta del Comune abbia già “inviato delle osservazioni contrarie alla capitaneria di porto, anche perché la situazione del golfo di Squillace è davvero preoccupante. In questo momento ci sono ben 6 richieste di autorizzazione per altrettanti parchi eolici off-shore. Se questi progetti venissero tutti approvati il nostro mare sarebbe completamente circondato da turbine eoliche. Il problema non riguarda solo il mare, ma anche le nostre spiagge, perché queste pale andrebbero ad impattare violentemente su di esse con cavidotti che potrebbero danneggiare pesantemente aree naturali e ambientali incontaminate, creando danni irreparabili. In queste aree specie protette come le tartarughe caretta caretta vanno a depositare le proprie uova, e lì crescono anche i gigli marini. Inoltre la presenza di questi cavi creerà vincoli di 100 metri su entrambi i lati, bloccando lo sviluppo turistico del golfo di Squillace. Voglio ribadire che noi non siamo contrari alla produzione di energia rinnovabile perché ne conosciamo l'importanza per il futuro, però non possiamo permettere che la Calabria sia sfruttata in questo modo senza una programmazione adeguata, con danni irreparabili per il nostro territorio e la nostra economia turistica”.
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