Il segretario aziendale Ugl Autoferro Walter Cavallaro "esprime la propria delusione per l’ennesima fumata nera all’AMC di Catanzaro, relativamente alla stabilizzazione del personale part time. La situazione sembrava volgesse ad una risoluzione nel Settembre 2021 con un aumento orario a 39 per i conducenti di linea, aumento che avrebbe portato a Gennaio 2022 all’inizio di un percorso crono programmato per la stabilizzazione a tempo pieno di tutto il personale ma così non è stato. Prima un’ulteriore proroga di altri 6 mesi per i conducenti con scadenza 30 Giugno e poi, nella riunione avvenuta il 4 Maggio, la solita risposta del management: “facciamo un’altra proroga, senza approvazione del Comune non si può procedere “!!!"
L'Ugl Autoferro "da sempre ha gettato le basi per una stabilizzazione a step, che dia priorità ai conducenti di linea, essenziali per il servizio di mobilità urbana, e via via a completamento ma , a quanto pare, la collaborazione tra azienda e sindacati e, non meno importante , la collaborazione e la disponibilità del personale, che rinuncia a riposi e ferie, effettuando prestazioni straordinarie e lavorando con mezzi spesso poco efficienti , non è stata apprezzata".
"La situazione part time all’AMC di Catanzaro, - continua Cavallaro - è divenuta una barzelletta, e già, perché si scherza sul futuro di 70 famiglie prese in giro da quasi 15 anni, tra dichiarazioni di volontà, riunioni e false promesse. Ci si nasconde dietro un mancato parere del Consiglio Comunale, che l'Azienda, come da accordi sindacali, avrebbe dovuto chiedere da oltre un anno. L'Ugl Autoferro chiede al Sindaco Sergio Abramo, che ha avuto negli anni modo di seguire la vicenda, se ancora oggi sarebbe possibile indire un Consiglio Comunale ad hoc per i part time di AMC prima di lasciare quella poltrona ad oggi così ambita".
"I part-time AMC non ci stanno - conclude Cavallaro - molti conducenti non accetteranno un’altra proroga contrattuale quale ennesima offesa alla loro dignità di lavoratori, ma a scadenza, torneranno alle proprie ore da part time, dimostrando così all’AMC che la stabilizzazione del personale non rappresenta una presa di posizione, ma altresì una necessità, una prima soluzione volta a garantire il servizio di trasporto pubblico (già precario), ai cittadini di Catanzaro".
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