“Dopo l’entusiasmante promozione in Serie B dell’Us Catanzaro 1929, scandita a suon di record, e dopo la notizia del finanziamento complessivo da 9 milioni di euro della Giunta regionale per l’adeguamento dello stadio ‘Ceravolo’, ottenuto grazie all’impegno del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in città si è sviluppato un infuocato dibattito sull’allocazione della futura infrastruttura che dovrà ospitare la nostra squadra di calcio. Ritengo che questo dibattito debba essere affrontato con la dovuta serietà e il necessario realismo”. È quanto afferma in una nota l’ex consigliere comunale Enrico Consolante.
“Anzitutto, - prosegue - una cosa sono i primi tre milioni di euro impegnati dalla Regione che il Comune dovrà tempestivamente utilizzare ai fini dell’omologazione dell’attuale Ceravolo per disputare in casa la prossima stagione. Il rifacimento del campo, l’impianto di illuminazione e le altre opere (sala Var e bagni aggiuntivi) dovranno essere la priorità dei prossimi mesi per l’Amministrazione comunale. Altra cosa sono i residui 6 milioni di euro ed eventuali ulteriori finanziamenti. In questo caso, mi preme sottolineare l’indubbia illogicità di spogliare l’attuale area che ospita il Ceravolo di un’infrastruttura così importante. Piuttosto che pensare a lunghe e complicate soluzioni in altre zone di Catanzaro (si parla di Barone o di Giovino), pensando anche ad esempi come le società del calibro Milan e Inter che da anni provano percorsi alternativi a San Siro senza successo, credo sia necessario fare i conti con la realtà del Capoluogo. Questa ci dice che fra non molto – il termine dei lavori è fissato per la fine del 2023 – sarà attivata la nuova metropolitana di superficie. Essa, in corrispondenza della fermata di via Milano avrà ben due capolinea. Proprio per evitare che la stessa sia diseconomica – rischio che negli anni ha sottolineato l’Amministrazione Abramo – sarebbe opportuno integrare con il sistema di parcheggi e di mobilità catanzarese esistente”.
Consolante aggiunge: “Per conciliare le due esigenze, facilitare l’accesso allo stadio Ceravolo dove attualmente si trova e per rendere economicamente sostenibile la metropolitana leggera, penso sia necessario pensare di realizzare efficienti sistemi di collegamento da via Milano con lo l’impianto sportivo".
"Non ci sarebbero più problemi di parcheggi e di eccessivo traffico. In sostanza, non c’è bisogno di delocalizzare nulla, piuttosto di ottimizzare quanto a breve verrà realizzato per non lasciare pezzi della città del tutto sguarniti da attrattori economici. Basta rispolverare progetti già esistenti, e molto meno costosi di faraonici nuovi stadi a carico di tutti i contribuenti, per ottenere il miglior risultato salvaguardando la storia e l’integrità del territorio catanzarese”, conclude.
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