Stagione estiva a Catanzaro: gli stabilimenti balneari e gli operatori tirano le somme

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images Stagione estiva a Catanzaro: gli stabilimenti balneari e gli operatori tirano le somme

  07 settembre 2024 16:40

di MARCO VALLONE

Siamo agli ultimi scampoli della stagione estiva, in un inizio settembre che sta ancora regalando giornate soleggiate e un clima caldo per, potenzialmente, fare un bagno al mare o uscire la sera in compagnia. E' però questo anche il momento in cui chi lavora sul campo, soprattutto nella stagione estiva, inizia a fare i primi resoconti, valutando cosa è andato bene e cosa invece sarebbe il caso di migliorare.

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Abbiamo avuto modo di raccogliere le opinioni in proposito di diversi operatori economici del territorio, in particolare nel quartiere marinaro e nel quartiere Giovino di Catanzaro.

“Fondamentalmente, nelle due settimane a cavallo di ferragosto, abbiamo lavorato come al solito – ha affermato Anna De Fazio, titolare del Lido De Fazio m.c. Beach –. Il clima ci ha aiutato, non possiamo lamentarcene, però si avverte comunque una diminuzione della potenzialità di spesa: è inutile che ci giriamo attorno perché esiste questa difficoltà, ed è stata tangibile. Poi i nostri clienti sono prevalentemente persone del luogo, catanzaresi che hanno le seconde case e che, di conseguenza, non possiamo considerare come turisti per due/tre mesi l'anno. Dobbiamo ringraziarli, gli siamo grati perché ci sono e ci sostengono, di anno in anno ci scelgono, e per fortuna! Perché di turisti propriamente detti se ne vedono davvero pochi: è quello che ci manca. Perché è inutile – ha continuato Anna De Fazio – che facciamo le strutture d'oro e i servizi migliori: se non abbiamo l'utenza diventa molto difficile poi affrontare le spese conseguenziali, e quindi coprire i costi. A giugno, qui da noi, se non chiudono le scuole non si muove nulla. Quindi, ben che vada, al massimo per la metà di giugno potremmo cominciare ad essere operativi. Ma rimane sempre un'attività un po' lenta. Luglio, quest'anno ma in generale negli ultimi anni, non ci dà grandi numeri. Il grosso si ha nelle settimane a cavallo di ferragosto. Per quanto concerne invece la fine, la coda, dell'estate qualcuno continua a puntare il dito contro di noi, dicendo, magari, che 'il 31 di Agosto questi chiudono e se ne vanno. Hanno fatto man bassa', ma non è così! Perché noi siamo costretti a chiudere, poiché non si coprono i costi”.

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“Nell'avere un'attività di questo tipo forse dall'esterno non si percepisce l'impegno che ci vuole – ha proseguito la titolare del Lido De Fazio m.c. Beach - sia come forza lavoro che economicamente, come investimento e come spese. Perché stare aperto una giornata e non avere utenza è abbastanza pesante, visto che abbiamo diversi obblighi e diversi impegni. Già avere, al minimo, due turni dei bagnini, e in più un paio di persone vogliamo metterle al bar? Sappiamo bene che il personale in Italia costa tantissimo, e non abbiamo, e forse sarebbe stato opportuno, un sostegno da questo punto di vista. Tra i vari provvedimenti del governo fino ad ora non abbiamo visto quello che aiuta l'imprenditore ad assumere seriamente. Non abbiamo una stagione lunga, e quindi questo ci penalizza: chi viene a lavorare da noi, sapendo che non può essere assunto almeno per 6 mesi? Il problema del personale è abbastanza complesso e serio perché, sì, ci vuole competenza e capacità, però mettiamoci nei panni del dipendente probabile. Dopo i 2 mesi, cosa fa? E quindi è un po' come il cane che si morde la coda. Avremmo bisogno di tanto sostegno anche in questo senso. Ad ogni modo, personalmente, non me la sento di lamentarmi, anche perché il lavoro fatto da una vita ci porta comunque ad avere dei risultati garantiti. Senza voler essere autoreferenziale, devo dire, siamo stati bravi in tutti questi anni a costruire e fidelizzare la nostra clientela, attraverso un'attività che comunque viene scelta abitudinariamente. Quindi, alla fine – ha concluso De Fazio - riusciamo ad ottenere un risultato, che però non ci deve soddisfare, perché bisognerebbe pensare sempre di fare meglio, cosa molto difficile. In questa nostra terra è molto difficile”.

Ambrogio Chiaravalloti, titolare del Lido Eolo nel quartiere Giovino, ha da parte sua dichiarato: “La stagione estiva quest'anno ha avuto un volume d'affari un po' minore rispetto all'anno scorso perché i prezzi generali sono aumentati, e quindi le persone hanno avuto meno reddito disponibile. Se non aumentano gli stipendi, l'economia non gira. La maggior parte dei nostri clienti sono di Catanzaro città, quindi, se già spendono 15 euro di benzina per scendere e salire, è chiaro che poi devono risparmiare da qualche parte. Il clima ci ha aiutato, perché è stata una bella stagione calda, e quindi noi ancora a settembre siamo aperti, se il tempo tiene: stiamo praticando prezzi di bassa stagione, e se qualcuno vuole venire il bagnino c'è. Quindi i servizi sono sufficientemente adeguati. In linea di massima non ci lamentiamo: noi abbiamo anche prezzi popolari, non eccessivi. Facciamo una media da 10 a 20 euro al giorno: questa è la media dei prezzi”.

Infine Roberto Mirabelli, del “Lido del Sole”, ha così tracciato il bilancio della stagione estiva: “E' andata più o meno come negli ultimi anni: si inizia a lavorare da fine Luglio, dalla festa della Madonna, fino al 20 Agosto. Questo è il periodo di maggior lavoro. Per il resto solo sabato e domenica. Gente esterna, e quindi non gente locale, ce n'è molto poca: quindi veri turisti non ce ne sono, anche se sono quelli che portano gli incassi. Per il resto aspettiamo che la Regione Calabria si decida a fare qualcosa di serio a livello di tour operator che portino gente sulla costa ionica, da questo lato. Perché vanno solo a Tropea o da quelle parti, ma bisogna deviare anche da questo lato. Quando la gente vede il nostro mare e la nostra Sila, voglio dire, poi ritornano. Ma se non scoprono cosa c'è qua, non viene nessuno: questo è poco ma sicuro”.

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