Stalettì, causa in tribunale per la proprietà del "Casino Pepe", storica dimora del Settecento

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Casino Pepe
  21 settembre 2023 12:38

di PAOLO CRISTOFARO

E' stato portato in tribunale, a Catanzaro, il Comune di Stalettì, per la vicenda dello storico complesso immobiliare del "Casino Pepe" e della proprietà che lo circonda, stimata in circa 2000 metri quadrati di superficie. Si tratta di una storica residenza fortificata del XVIII secolo, appartenuta alla celebre famiglia dei generali risorgimentali squillacesi Florestano e Guglielmo Pepe, ubicata nei pressi di Copanello, poco distante dalla nota torrefazione del caffè. Al centro della disputa il rilascio del complesso, come richiesto dai proprietari F.A.L., O.L., N.L. e F.L., che hanno promosso la causa contro l'amministrazione comunale.

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Per la causa civile, del 2018, il Comune di Stalettì, nei giorni scorsi, ha dato mandato agli uffici competenti per "individuare un legale di comprovata esperienza in materia cui affidare l'incarico di fornire parere pro veritate al fine di suggerire, dopo aver analizzato gli atti ed esaminato l'intera vicenda in tutta la sua complessità, il percorso da seguire", com'è riportato in una delibera della giunta comunale, guidata dal sindaco Mario Gentile. Lo scopo, come riporta il documento stesso, è quello di "evitare che l'amministrazione comunale possa essere esposta alle possibili conseguenze di ulteriori danni in conseguenza della nullità dell'accordo datato 24 novembre 1998".

Una precedente sentenza (divenuta definitiva) del Tribunale Amministrativo Regionale (9 dicembre 2004), che aveva interessato anche il Condominio "Le ville di Copanello" da una parte e il Comune e i proprietari dei terreni dall'altra, aveva infatti dichiarato nullo l'accordo riportato dall'atto del 1998, ripristinando quanto stabilito, ancora più a ritroso, in una convenzione del 30 novembre 1979. La vicenda si protrae ancora, dunque, presso il Tribunale di Catanzaro, sede civile, dove si dovranno stabilire le ragioni delle parti. Intanto, quindi, l'Ente comunale si è mosso per la nomina del legale al quale spetterà l'arduo compito di rimettere insieme gli incartamenti, le notizie, i dati e di risponderne nella sede opportuna.

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