Stalettì, demanio marittimo occupato abusivamente da decenni. Il Tar conferma lo sgombero

di PAOLO CRISTOFARO

Ennesimo caso di area demaniale marittima occupata senza alcun titolo. Stavolta riguarda un terreno nel Comune di Stalettì, in particolare nella zona marina in in località "Panaja" Caminia. L'illecito occupante è stato beccato grazie all'azione di controllo della Guardia Costiera di Soverato. 

Il terreno in questione si trova a valle del tracciato ferroviario della linea Taranto-Reggio Calabria. Il Comune aveva già emesso ordinanza di sgombero all'occupante, A.C., che ha presentato anche ricorso tramite il legale Silvana Aversa. L’ordinanza precisava che  "le opere risultano realizzate in assenza dei necessari titoli autorizzativi su area individuata secondo il P.R.G. vigente come Zona di Riqualificazione del Litorale" e che "l’area interessata dai lavori risulta sottoposta a vincolo di tutela paesaggistica".

La ricorrente si appellava ad un vecchio bando comunale, addirittura del 1964, che invitava i cittadini ad occupare una porzione di fondo di proprietà comunale posta a valle della ferrovia, compresa tra linea ferrata e la spiaggia, valutata in complessivi mq 5.706,58, in attesa di procedere a lottizzazioni. Ma quel vecchio bando, per i giudici del Tar (presidente: Giovanni Iannini; estensore: Martina Arrivi). Viene oltretutto rimarcata l'insistenza, sull’area, di vincoli paesaggistici e idrogeologici, rispetto ai quali non risultano esser state ottenute sanatorie. "V’è infatti da rilevare che, secondo il costante orientamento della giurisprudenza, se è vero che il vincolo sopravvenuto non può operare in via retroattiva, lo stesso non può neppure restare senza conseguenze sul piano giuridico", spiega il Tribunale. Nulla da fare quindi, il terreno ritorna al Comune e alla pubblica utilità. 

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