Stalettì, incontro del "Laboratorio di solidarietà" sulla prevenzione oncologica

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Laboratorio di solidarietà, Stalettì
  28 novembre 2022 19:28

 

L’Associazione “Laboratorio della solidarietà” di Stalettì ha organizzato per domenica 27 novembre, un convegno sul tema della prevenzione come stile di vita e del sostegno alla ricerca oncologica. Il presidente, Anna Vatrella, che si è avvalsa per il coordinamento del dibattito del giornalista Salvatore Condito, da tempo lavora, assieme ai soci, sul territorio per sensibilizzare la gente sul tema del male del secolo e sul contributo che ogni persona può dare raccogliendo fondi per la ricerca.

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Nel suo intervento di apertura ha messo in luce anche la tendenza delle persone a nascondere la malattia quando se ne è colpiti, un riflesso dovuto al pudore ma che impedisce di fatto l’esprimersi della solidarietà e del sostegno della comunità. L’intervento del chirurgo senologo dott. Salvatore Veltri è stato illuminante quanto a descrizione dei metodi di lavoro dello staff ospedaliero del Pugliese – Ciaccio di Catanzaro del quale fa parte e che viene denominato “Breast Unit”.

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L’approccio multidisciplinare del reparto è fondamentale per il buon esito dell’intervento sul paziente, e va dall’accoglienza con supporto psicologico all’analisi genomica, dagli esami mammografici all’ingegneria biomedica, senza dimenticare la sfera estetica con la chirurgia plastica senologica. E’ fondamentale anche una diagnosi precoce e su questo lo specialista è stato molto chiaro, l’alta percentuale di esito fausto di questi anni è dovuto al supporto tecnologico, alle nuove macchine che consentono di individuare anche la più piccola irregolarità morfologica e fisiologica.

 

Intervento appassionato anche da parte del referente dell’AIRC Giuseppe Calabretta che ha a sua vola sottolineato come nuova strumentazione, nuove tecniche di analisi e controllo sono dovute proprio al sostegno delle ricerche da parte delle organizzazioni come AIRC. Infine la testimonianza di una giovane ragazza Maria Rosa Truglia che ha raccontato la sua esperienza della malattia contratta un anno fa’, col sorriso e con la leggerezza che non ti aspetti da chi ha sofferto per la presenza di un tumore al seno. Commozione fra il pubblico in sala ma anche grande desiderio di partecipare al rafforzamento delle organizzazioni che sostengono fattivamente lo sviluppo e il progresso della scienza medica in questo campo.

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