di FRANCO PETRAMALA
"Non è con il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria che lo Stato ha dichiarato l’Opera della 106 Jonica come prioritaria. L’ha dichiarata Prioritaria e strategica almeno a far data del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria del 2015 alla pag. 76.
Tuttavia è interessante questo riferimento perché, pur senza progettazione aveva quantificato il costo esattamente in 6 miliardi 318 milioni. Al 2018 erano dati per ultimati e/o in esercizio opere per 1081 milioni. Il DEF 2022 annota investimenti per 1,335 miliardi che sono quelli destinati di già al Macrolotto di Roseto Capo Spulico. Il DEF indica anche prioritario il collegamento Catanzaro Crotone, annotando però solamente 220 milioni per progettazione come disponibili.
Per tutto il resto della copertura finanziaria dell’intera opera fino a Reggio rimangono da programmare e quindi poi da reperire circa 3,587 miliardi così come indicato del 2015. Poiché dunque l’impegno del Governo non è di oggi, non rimane che prendere atto del trascinarsi dell’intervento risolutivo.
In proposito, poichè è certo che il DEF è di competenza del Governo nazionale e che è il Governo a stanziare il denaro per finanziare concretamente le opere, certamente la Regione lo dovrà fiancheggiare vigorosamente. In proposito non c’è traccia di espressioni di soddisfazione per la previsione del finanziamento dell’Alta Velocità da Battipaglia a Reggio passando per Cosenza e Lamezia, tranne un intervento dell’allora Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, essendo stati oggi riconosciuti nello stesso DEF 2022 ben 11 miliardi per la fase 1 e ben 12 miliardi per la fase 2. La soddisfazione qui è doverosa!!
Ma il Sole 24 ore, in previsione della presentazione del DEF 2022, ha sostenuto che il Governo ha privilegiato la scelta della Alta Velocità, per ora aggiunge. Attenzione dunque perché sarebbe grave colpa incoraggiare simili pressioni di chicchesia al fine di spostare parte dell’investimento dalla Ferrovia Alta Velocità, straordinaria infrastruttura, alla 106 Jonica per la quale la Regione non ha che da pretendere invece il completamento, come già previsto dal 2015 per l’importo complessivo almeno di 6 miliardi e 318 milioni".
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