di ALDO COSTA
Con la nomina, da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca, del nuovo Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro cessano ufficialmente le mie funzioni dall’importante incarico che mi ha impegnato per un triennio non sempre ricco di soddisfazioni. Voglio precisare che, come è noto, non ho inteso riproporre la mia candidatura per un nuovo mandato, benchè consentito dalla normativa vigente.
Il Ministro Anna Maria Bernini ha nominato la prof.ssa Stefania Mancuso, docente di archeologia classica presso l’Unical e di Comunicazione all’Università IULM di Milano, tra una terna di candidati indicati dal Consiglio Accademico dell’ABA. La Presidente offre la sua competenza e l’indiscussa professionalità al servizio dell’Accademia e sono sicuro che contribuirà fortemente ad affrontare le nuove sfide che attendono l’Istituzione (a cominciare dal progetto di internazionalizzazione approvato dal Ministero).
Nel formulare alla Presidente, come ho già fatto personalmente presso la sede dell’Accademia, i migliori auguri per il nuovo incarico, che si aggiunge ad altri non meno impegnativi, nel passare le consegne, come si suol dire, riassumo alcuni dei risultati raggiunti durante la mia Presidenza, cominciando dall’ultimo.
L’ABA avrà finalmente un Direttore Amministrativo stabile, dopo anni di funzioni assegnate ad interim, che non hanno di certo agevolato l’attività amministrativa dell’Istituzione. Malgrado gli innumerevoli ostacoli, soltanto dopo un parere da me richiesto all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, si è potuta avviare la procedura concorsuale che si è conclusa con l’assunzione del nuovo Direttore Amministrativo, dopo la rinuncia del primo classificato.
Si è proceduto alla stabilizzazione di alcuni dipendenti dell’ABA e, per la parte didattica, non di mia diretta competenza, si sono conclusi i concorsi per l’assunzione di numerosi docenti che arricchiranno di nuove competenze e professionalità l’ente di alta formazione artistica.
E’ stato finalmente assegnato, dopo una pubblica manifestazione di interesse, il servizio di tesoreria dell’ABA, in regime di inspiegabile prorogatio e si sono adeguati i piani di sicurezza degli immobili, di specifica spettanza del Presidente quale datore di lavoro, grazie anche alla professionalità del RSPP arch. Giuseppe Funaro, così come sono stati eseguiti tutti i controlli sanitari del personale docente ed amministrativo affidati al medico competente dott.ssa Maria Aiello. E’ stato, ancora, sottoscritto il contratto integrativo del personale relativo al comparto Istruzione e Ricerca.
Sembrano cose scontate, ma non sempre è così.
Si è definito l’annoso contenzioso con l’amministrazione provinciale di Catanzaro, retta al tempo dal Presidente Abramo, e si è tornati in possesso dell’edificio ex Einaudi di Via Campanella che ha consentito di allocare i laboratori ed altre attività didattiche presso spazi adeguati per studenti e docenti.
Passando ad altri punti.
Si sono stipulate convenzioni per il patto per la lettura “Città che legge” e per il progetto sulla “Città che studia” promosse dal Comune di Catanzaro, con la Calabria Film Commission, con la Fondazione Universitaria per le residenze per gli studenti, con il Liceo “De Nobili” per un progetto di alternanza lavoro. Inoltre si è avviata una collaborazione con l’amministrazione provinciale per programmare una serie di eventi al Museo Marca.
Al momento sembra fermo, dopo una serie di incontri e nonostante le buone intenzioni dell’assessore alla Cultura Monteverdi, il progetto di costituzione del Polo delle Arti del Mediterraneo, quantunque sia stata approvata la bozza di convenzione, da me proposta nella primavera del 2022, sottoscritta dalla Fondazione Politeama, dal Comune di Catanzaro, dalla Provincia di Catanzaro, dall’Università “Magna Graecia”, dal Conservatorio “P.I. Tchaikovsky” e dalla stessa Accademia.
Va anche detto che, nonostante la delibera adottata dal CdA nello scorso mese di dicembre con la quale veniva decisa l’intitolazione dell’ABA di Catanzaro al Maestro Mimmo Rotella, ancora, incredibilmente, non si sono conclusi i passaggi formali, così come resta senza seguito la delibera di adesione alla Fondazione ITS.
In conclusione restano aperte alcune situazioni - di livello nazionale - relative alla chiara definizione di ruoli e competenze di una governance duale (Presidente e Direttore) che continua a procurare evidenti disfunzioni all’interno del comparto AFAM, altre invece - locali - riferite ad un modo di operare che non sempre ho condiviso e che ho voluto segnalare al Ministero dell’Università e della Ricerca con una dettagliata relazione per la quale resto in attesa di convincenti risposte.
Ritengo che gli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica abbiano un grande ruolo, soprattutto nella nostra regione, per avviare nuove generazioni di studenti verso un settore pieno di opportunità e di fermenti culturali che, però, devono trovare giusti stimoli nelle sedi opportune.
Non mi resta, infine, che ringraziare il personale amministrativo, i coadiutori dell’ABA per la disponibilità che mi hanno sempre manifestato fino alla fine del mandato. Rappresentano una risorsa stabile ed indispensabile per il futuro dell’Istituzione.
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