Stefano Veraldi denuncia il degrado e l’incuria dell’area antistante alla stazione di Pratica

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images Stefano Veraldi denuncia il degrado e l’incuria dell’area antistante alla stazione di Pratica
Stefano Veraldi
  08 luglio 2020 07:25

Le nostre denunce prima del Covid e le promesse, dopo, di un amministrazione attenta a cancellare solo la storia di una città meravigliosa, oggi mostrano la solita indifferenza che ha portato il capoluogo della Regione Calabria nel decadimento. L’area antistante la stazione di Pratica, di competenza del Comune, resta ancora oggi avvolta nel degrado e ora che il lockdown è finitol’inc ha uria riporta alla luce lo scontro ingaggiato mesi addietro”, lo afferma Stefano Veraldi, 

“Erbacce che ostruiscono l’accesso, grate mai ripulite, odore nauseabondo continuano a fare di questa area una zona ormai abbandonata a se stessa, divenuta anche rifugio di senza tetto. Quella che non è esagerato definire il fulcro della storia di Catanzaro, è ancora una ferita aperta e oramai incancrenita del degrado che da molti anni si è impossessato dell’intera zona trasformando l’ingresso della stazione delle littorine in un vero e proprio monumento all’incuria se non in un ghetto che, nell’indifferenza generale, convive con il frastuono del centro. Nonostante le promesse del Sindaco Abramo sulla valorizzazione dell’area, la degradazione  continua ad avere il sopravvento. Al momento, però l’unica cosa palpabile è lo sdegno dei cittadini”, dice Veraldi. 

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“La stazione di Pratica è ormai fatiscente al punto che le sue condizioni igienico-ambientali si scontrano frontalmente con i dati che non contemplano queste aree franche e incoronano Catanzaro come il capoluogo di regione nel quale la raccolta differenziata, a detta di qualche delfino della politica fa passi da “gigante”. Si, perché la realtà è incontrovertibile e racconta un'altra flaccia della medaglia: quella che non ha nulla di sfavillante. E cosi Catanzaro, perde anche i suoi luoghi storici come una terrazza unica nel suo genere, indicata come luogo storico e realizzata addirittura nel 1933”, conclude Veraldi. 


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