"La situazione di degrado in cui verte la ex Scuola Mazzini è stata reiteratamente rappresentata da me e dai residenti ai competenti uffici comunali; vorrei ricordare che il Comune di Catanzaro, con comunicazione PEC datata 10 ottobre 2018 ha confermato la situazione di denuncia, ma nessun intervento fattivo, a oggi, è stato ottenuto a parte un piccolo sfalcio dell’area espletato in modo superficiale qualche mesi addietro". E' quanto scrive Stefano Veraldi
"La situazione de quo rappresenta una condizione estremamente grave e pericolosa per la collettività tutta, in quanto vi sono alberi pericolanti e già segnalati in data 20/01/2020 con Prot. 9016 agli uffici preposti del Comune e alla Società che ha in appalto la cura del verde pubblico, che effettua il servizio con i soldi delle tasse dei cittadini, l’area è divenuta inoltre una discarica a cielo aperto ed i topi che girano indisturbati non sono affatto piccoli, regalando uno spettacolo desolante che si scontra frontalmente con le norme igieniche più elementari che di questi periodi dovrebbero essere in voga, ma soprattutto e in via principale per i residenti del quartiere (centro storico del capoluogo) i quali vivono nel degrado e nel totale abbandono stante l’assoluta inerzia da parte delle Istituzioni. Ed il Covid-19 che ha oramai monopolizzato la nostra quotidianità non c’entra nulla", prosegue Veraldi.
"Tutti dovrebbero sapere che il rilancio del territorio, in particolare quello di un capoluogo di Regione quale è Catanzaro, dovrebbe passare necessariamente per la valorizzazione dei luoghi e soprattutto dal rispetto verso i cittadini i quali hanno diritto a ricevere delle risposte dalle competenti istituzioni. La situazione in cui versa l’area del quartiere intorno alla ex Scuola Mazzini della città di Catanzaro, è diventata ormai insostenibile ed a nulla servono più le solite promesse, per questo chiedo un intervento affinché venga adottata un’immediata ed efficace azione da parte dell’Amministrazione Comunale, affinché vengano adottate le indispensabili misure volte a garantire la tutela della salute dei cittadini nonché delle incolumità pubbliche dell’ambiente e nell’interesse primario della collettività e dell’incolumità privata. Tanti residenti - conclude- mi hanno segnalato anche il disagio respiratorio causato dalle nevicate di polline che, in questo periodo inondano il quartiere a causa della mancata potatura degli alberi nella stagione fredda, dello sfalcio dell’erba che circonda questa area oramai abbandonata a se stessa, nonostante i proclami del Sindaco e di qualche suo fidato “delfino”. È davvero possibile che non si possa fare qualcosa? È davvero possibile che non si possa garantire l’ordinario?".
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