Stefano Veraldi: “La prima estate di Fiorita è passata ma il cambiamento è rimasto in panchina”

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  06 ottobre 2022 09:00

«La prima estate targata Nicola Fiorita è ormai trascorsa, ma il cambiamento promesso nella gestione del settore ambiente e partecipate resta in panchina».

Lo sostiene il consigliere comunale di opposizione Stefano Veraldi  che, lungi dall’aver digerito la mancata pulizia del litorale di Giovino, che pure lui aveva chiesto in tempo per salvare la stagione del turismo, rilancia: «Mi si diano le risposte che chiedo da settimane perché l’atteggiamento scorretto di chi gioca in difesa parlando fumosamente di cose già programmate sta pesantemente ledendo il mio diritto a svolgere il ruolo di consigliere comunale per il quale sono stato eletto». Tanti nodi irrisolti è l’esponente di “Riformisti Avanti” riparte dalle prerogative che ai consiglieri comunali riconosce direttamente il Testo unico degli enti locali. In virtù del ruolo che ricopre, dunque, Veraldi respinge al mittente le tesi attendiste del “le faremo sapere”. Tra i punti imprescindibili della sua azione politica l’ottenimento immediato del cronoprogramma relativo alla pulizia delle strade e al relativo diserbo. L’ha d’altronde chiesto il 31 agosto scorso e ora svela: «A più di un mese dalla domanda formale avanzata mediante posta elettronica certificata resto in uno stato di attesa che non è di certo fiducioso e che anzi sembra confermare in pieno i miei timori su quella linea di continuità con il passato che sta tradendo in primis gli elettori dell’attuale compagine amministrativa ovvero i più ferrei sostenitori di una linea di rottura con la precedente Giunta Abramo». Da qui l’intransigenza di un consigliere che dai banchi di “Riformisti Avanti” non può non far notare come «dal verde pubblico alle società partecipate la logica delle mancate risposte sia ormai diventata il paravento di un’amministrazione ostaggio di quel rinvio a ogni costo che costringe in un pantano chi sceglie di non affrontare di petto le questioni». Questo lo scenario di fondo che - sostiene Veraldi -  «consente alle Partecipate di adottare la stessa linea del Comune come si evince dal fatto che - sottolinea ancora l’esponente d’opposizione - non sono ancora riuscito a ottenere i bilanci semestrali di Catanzaro Servizi, Azienda per la mobilità cittadina e Fondazione Politeama. Ho chiesto a tempo debito una documentazione che deve essere redatta nonché sottoscritta dal collegio sindacale entro il 30 luglio di ogni anno e rispetto alla quale l’Amc mi ha invece risposto il 10 agosto scorso, dunque oltre i termini fissati dal regolamento che disciplina la gestione delle Partecipate». Una risposta, quella targata Amc, che con un laconico «si comunica di aver provveduto a inoltrare il bilancio relativo all’esercizio 2021 in data 29.07.2022, per quanto riguarda quello relativo al primo semestre 2022 sarà trasmesso a breve e comunque nei termini previsti per come indicato nel regolamento sulle Partecipate» non scioglie il nodo e, anzi, concentra anche sulle date uno scontro ad ampio raggio che sfocia in campo aperto quando lo sguardo cade sulla pulizia di una città che - secondo Stefano Veraldi - «anche su questo fronte rimane impantanata alla gestione Abramo».

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Nel mirino di “Riformisti Avanti” finisce così il capitolato d’appalto che, tra le altre cose, «impone alla Si.Eco. la pulizia con enzimi dei carrellati e dei contenitori di raccolta rifiuti sparsi su tutto il territorio». A farlo notare sempre Veraldi che non retrocede di un millimetro neanche sulla necessità di «eseguire la pulizia di monumenti, targhe e facciate dei palazzi pubblici come pure dei marciapiedi senza tralasciare quella che bolla come «l’urgenza di applicare le penali a Sie.co. Spa e le sanzioni previste dal regolamento sulla tutela degli animali deliberato appena un anno fa». La sua è, in pratica, la visione ad ampio spettro di chi da un lato pretende il rispetto delle regole e dall’altro resta ancorato ai dettagli che possono fare la differenza. Va in tal senso, ad esempio, la richiesta attraverso la quale Veraldi punta a ottenere che i «veicoli destinati alla raccolta dei rifiuti siano dotati di teloni in grado di impedire ai sacchetti di disperdersi per strada». Le risposte però latitano e così Veraldi continua a chiedersi anche perché «non siano stati consegnati i gabbiotti per i carrellati e le ulteriori compostiere con il logo del Comune di Catanzaro previste da capitolato»

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. Lo fa bollando peraltro come «insoddisfacente» pure la risposta giunta dal settore competente rispetto alla realizzazione della seconda isola ecologica. Il costo sarebbe stato scomputato, ma il consigliere d’opposizione attende ancora di «conoscere l’importo e capire se tale inadempienza non implichi la rescissione contrattuale visto che - conclude senza remore - la proposta di due isole ecologiche ha contribuito ad accrescere i punti di premialità assegnati per l’aggiudicazione del bando di gara».

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