La Dulbecco è nata ufficialmente lo scorso 28 aprile. Nessuno si illude che la fusione fra l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e l’Aou Mater Domini sia già cosa fatta. Anzi, queste sono le settimane più delicate. Non tanto (e non solo) da un punto di vista ‘sanitario’, per i diversi presidi della Dulbecco in questi giorni è cambiato poco o nulla, piuttosto è il fronte ‘amministrativo’ a generare più di una preoccupazione. Giusto per dare un’idea non del tutto esaustiva: la gestione economico-giuridica del personale, le gare, l’allineamento dei software aziendali, i debiti, il patrimonio, i rapporti con il tesoriere. Non esattamente robetta considerando appunto che dal 28 aprile si è consumata l’integrazione: il Pugliese sparisce come entità autonoma e viene incorporato nella Mater Domini che si trasforma in Dulbecco. All’interno del Pugliese i problemi cominciano ad affiorare, al pari dei malumori.
Nella giornata di ieri, dal dipartimento regionale Tutela della Salute è arrivato il decreto con la prima ‘rimessa’ (i soldi) del fondo indistinto in favore della Dulbecco. Sono 27,5 milioni di euro per il mese di maggio, 18,6 milioni ‘imputabili’ per l’ex Pugliese e 8,9 milioni per l’ex Mater Domini. Inoltre, è emerso che l’importo annuo presunto della quota di fondo indistinto è di circa 300 milioni.
Ma le risorse probabilmente non risolvono tutto. Come si diceva è al Pugliese che qualche ingranaggio non gira, proprio perché l’azienda è tecnicamente cessata. Nelle scorse ore, tre dirigenti del dipartimento amministrativo hanno chiesto alla Regione e a una società di intervenire per risolvere criticità “rilevanti” poiché i sistemi informativi non risultano ancora allineati a regime come azienda unica Dulbecco. Nel dettaglio i problemi riguardano: l’elaborazione del file emolumenti mensili per garantire il pagamento degli stipendi, l’elaborazione del File della denuncia mensile analitica da inviare all’Inps e la gestione anagrafica dei dipendenti. “Si evidenzia, altresì, che l’assenza del supporto tecnico e la mancata risoluzione delle criticità riscontrate – scrivono i dirigenti dell’ex Pugliese - potranno generare gravi conseguenze di carattere giuridico e contabile oltre all’omissione dei versamenti tributari e previdenziali nonché generare malcontento per la mancata corresponsione degli emolumenti ai dipendenti tutti”. È quindi allerta rossa.
Eppure, queste ed altre potenziali disfunzioni erano già state segnalate nella relazione pre-fusione redatta nelle settimane scorse dai due direttori amministrativi Antonio Mantella e Francesco Marchitelli. Restando alla gestione del personale si segnalava come “le Aziende utilizzano il medesimo software applicativo SEC-SISR ma i sistemi AOPC (Pugliese, ndr) e AOUMD (Mater Domini, ndr) hanno configurazioni diverse per cui non sarà possibile, in fase di start up, rendere immediatamente operativo un sistema unico né far colloquiare gli attuali software” e per quanto riguardava le comunicazioni dei flussi: “i flussi dati obbligatori verso altri Enti (INPS, Agenzia Entrate, Agenas, Ministero Lavoro, PERLAPA, Regione Calabria) non potranno più essere inviati dall'AOPC né dall'AOUMD relativamente al personale dell'AOPC. Probabilmente occorrerà acquisire da ciascun Ente la relativa nuova autorizzazione”. Ma i problemi sarebbero più estesi. Guardando alla Gestione tecnica e patrimonio e agli acquisti di beni e servizi, nella relazione si specifica in più punti come “si ritiene che in fase di avvio l'esecuzione dei contratti dell'AOPC impedirà l'emissione degli ordini NSO causa estinzione ente e consequenziale chiusura partita iva. Tutti i contratti vanno volturati ad AOUMD/Dulbecco per consentire emissione ordini NSO”. Insomma, la strada non è esattamente in discesa. (g.r.)
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736