“Mentre in Europa si parla di transizione ecologica, in Calabria solo le associazioni ambientaliste combattono ancora per salvare lo skyline di territori incontaminati dalla devastazione delle pale eoliche. La transizione ecologica ha l’obiettivo di rilanciare l’economia e i settori produttivi all’interno di un quadro ben definito che mette al centro la tutela e il rispetto dell’ambiente. Ma a queste latitudini ancora si scende a compromessi con le multinazionali per fare gli esclusivi interessi di pochi gruppi di potere che operano a discapito del patrimonio ambientalistico naturale e culturale della nostra Calabria. Non possiamo non condividere le battaglie condotte dalle associazioni come quelle “Italia Nostre” per un argine al cosiddetto “eolico selvaggio” perseguendo gli obiettivi di protezione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale. E non possiamo che assumere un patto d’onore con la nostra terra per preservare quella bellezza da cui può e deve nascere il futuro”.
E’ quanto afferma Fabio Guerriero, candidato al Consiglio regionale per il Pd, con Amalia Bruni presidente, che si dichiara pronto a sposare e promuovere la “Proposta di Legge Disposizioni urgenti in materia di tutela dell'ambiente e del paesaggio e individuazione delle aree inidonee all'installazione di impianti da fonti rinnovabili” presentata dall’associazione “Italia Nostra” ai candidati presidenti.
“Dalla battaglia dei produttori del vino che da 12 anni cercano, giustamente, di contrastare la nascita dell’impianto eolico “Timpe di Muzzonetti”, che si vorrebbe realizzare sulle colline del Cirò, patria del più noto e fra i più antichi vini calabresi, all’impegno per il voto del Consiglio regionale per una mozione per impegnare l’assessorato regionale all’Ambiente a ritirare le autorizzazioni concesse per l’installazione di impianti eolici – afferma Guerriero – abbiamo il dovere di ascoltare con attenzione e sensibilità alle richieste che vengono dal territorio, per il territorio. Condivido l’assunto di Italia Nostra Catanzaro che le Istituzioni e gli Enti della Calabria, in una regione esportatrice di energia elettrica avessero già ampiamente favorito la realizzazione sul suolo regionale di impianti eolici ben oltre le reali esigenze di consumo interno da tale fonte energetica, è pertanto ampiamente condivisibile. Da qui dobbiamo ripartire per ricercare di un punto di equilibrio ragionevole per graduare con le giuste proporzioni le diverse esigenze, quella legittima della produzione di energia da fonti rinnovabili e quella altrettanto legittima di salvaguardia ecologica. E lo dobbiamo fare insieme, in consiglio regionale – conclude Guerriero – la parola d’ordine deve essere: programmazione, sana, giusta e concertata”.
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