STORIE. Vanessa Mendicino, Front Office Agent a Milano: “Io, orgogliosamente calabrese" (VIDEO MESSAGGIO)

di STEFANIA PAPALEO

Vanessa Mendicino e i suoi primi sette anni lontana dalla Calabria. Ventinove anni, una laurea in Scienze turistiche all'Unical e un Master Turismo e Territorio a Roma, quando parla della sua terra le brillano gli occhi. Oggi fa parte del team del Matilde Boutique Hotel, un gioiellino luxury con vista "Madunina", a pochi passi dal Duomo di Milano, dove "ogni giorno ho la possibilità di attingere al mio bagaglio, sfruttando totalmente le nozioni e gli insegnamenti ricevuti", racconta con il suo sorriso contagioso. Senza mai dimenticare di aggiungere: "Sono e resto orgogliosamente calabrese".

Valigia in mano e un carico di sogni nel cuore, Vanessa fa parte del lungo elenco di giovani calabresi partiti in cerca di quelle opportunità che spesso il Sud non offre. Anche lei, quando ha lasciato la sua Nocera Terinese, piccolo comune del lametino, in provincia di Catanzaro, sapeva che difficilmente vi sarebbe tornata per viverci. "Però scendo ogni volta che posso per stare vicino alla mia famiglia", sottolinea Vanessa, mentre dietro il bancone della reception stringe a sè la mascotte dell'hotel presso il quale lavora dal mese di gennaio di quest'anno. Una struttura organizzatissima, con un team di meridionali che l'ha fatta subito sentire a casa, in una città dove inizialmente non aveva trovato calore e ospitalità.

Vanessa, "cittadina del mondo, con radici calabresi", come ama definirsi durante l'intervista, del resto ne è consapevole: "Milano è due facce della stessa medaglia. Inizialmente l'impatto è stato negativo, nel primo albergo in cui ho lavorato mi è stato impossibile inserirmi. Nonostante il mio carattere socievole, non sono riuscita a costruire alcun rapporto con i colleghi. Qui, invece, è tutto diverso". 

L'ingresso del Matilde Boutique Hotel

Dunque, laurea a Cosenza, master a Roma, tre lingue, un progetto in Spagna, una prima esperienza lavorativa a Trentino, poi a Roma e, infine, a Milano. Front Office Agent, ruolo perfetto per Vanessa, con il senso dell'ospitalità "che mi porto dietro dal mio Sud", sottolinea la giovane calabrese, che però non può fare a meno di evidenziare l'organizzazione strutturata ben diversa da quella approssimata che purtroppo caratterizza ancora la Calabria. "Da noi tutti fanno tutto, qui invece l'organizzazione aziendale non fa una pecca", spiega Vanessa, aggiungendo che, tuttavia, Milano "non sarà la mia città, ma il mio trampolino di lancio". 

La più grande di tre figli (i fratelli Alessandro e Rosy sono rimasti in Calabria), Vanessa ricorda ancora il giorno in cui papà Angelo, docente presso un istituto tecnico di Catanzaro, l'ha accompagnata all'aeroporto per prendere il volo che l'avrebbe portata in Spagna. "Mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha chiesto se ne fossi stata proprio sicura. Sapeva già che gli sarei mancata troppo", ricorda Vanessa con un sorriso nostalgico, spiegando che a spingerla a inseguire i suoi sogni fosse stata piuttosto la mamma, Annamaria, tecnico radiologico, che si è sempre detta pronta a supportare ogni sua scelta, qualsiasi fosse stata. E adesso che Vanessa ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato, ad esserne orgogliosa è sempre la mamma, "perchè mio padre - racconta - lo sta vivendo quasi come un distacco definitivo. Io, invece - rassicura -, resto sempre legatissima alla mia famiglia e alla mia terra".

Caparbia e determinata, "se mi fisso un obiettivo lo perseguo senza arrendermi mai", dice Vanessa. Il prossimo? "Diventare manager qui, restare altri cinque anni e maturare un'esperienza tale da poter trovare lavoro ovunque". Cittadina del mondo, dunque, ma sempre "orgogliosamente calabrese". 

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