Riceviamo e Pubblichiamo
"Egregio Direttore,
il nostro è un appello sentito su questa strada che si dice dovrà portare benessere, allo stato sembra per tutti, tranne che per i cittadini di due comunità almeno: Botricello e Isola capo Rizzuto. Stranamente i due comuni esclusi, dalla festa a sorpresa organizzata dall’Anas e soltanto alcuni rappresentati delle istituzioni. Nella nostra comunità di Botricello, il dibattito sull’argomento si sta, concentrando sugli amministratori locali, che per secoli hanno sonnecchiato sull’argomento e adesso si scaricano le responsabilità assurgendosi, paladini di un tema che per la verità interessa circa 240 attività commerciali, di cui 35 bar- pasticcerie e una popolazione stanziale di circa 5400 abitanti, per parlare della sola comunità di Botricello, il 70% della popolazione esclusa dalla festa dell’Anas, volontariamente o distrattamente.
Premesso a chiare e sentite lettere, che le nostre associazioni di volontariato che operano e vigilano nella nostra comunità, sono assolutamente d’accordo alla realizzazione di una strada di connessione che possa generare sviluppo e miglioramento, ancora premesso che le coordinate geografiche degli svincoli di accesso al nostro territorio comunale sono fondamentali e per le quali chiediamo che vi sia una distanza minima tra la nuova arteria di ricchezza e sviluppo e il nostro cartello di accoglienza sia verso Catanzaro e Crotone,
riteniamo che sia stata consumata una grande ingiustizia a danno della comunità, aver progettato prima e accettato dopo (vedi delibera Consiglio comunale di Botricello) la deroga al dibattito pubblico. Questa fase che chiediamo ed auspichiamo a gran voce, è fondamentale per progettare la fase di transizione prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera. Un tessuto economico, che dovrà riscriversi completamente, assieme al combinato disposto del post covid, sarebbe letale se malamente gestito o improvvisato, per le attività che da Sellia Marina, si affacciano fino all’aeroporto di Crotone sulla vecchia e triste ss.106 jonica. Noi, riteniamo che la mano invisibile di smithiana memoria, che interverrà a generare ricchezza dopo la costruzione dell’opera, non sarà per nulla sufficiente ad evitare la morte economica di tutte le attività esistenti, anzi non interverrà prima dei cinquanta anni. Un’opera che modificherà l’economia dei territori non può prescindere da un sostegno economico di transizione per ciò che esiste già. Progettare significa, accompagnare le attività esistenti alle nuove sfide che la strada porterà.
Inoltre, gli amministratori locali debbono necessariamente studiare l’impatto di questa nuova arteria, poiché è fondamentale riscrivere, senza interessi singoli ma solo condivisi, il piano strutturale comunale, magari associato ad altri comuni vicinori, poiché è di capitale importanza cogliere l’occasione con strumenti efficaci e moderni atti alla pianificazione e alla conservazione del territorio. Tutto questo chiediamo, mentre il presidente della Provincia di Catanzaro e il Sindaco di Botricello sono completamente assenti e disinteressati a tutelare gli interessi dei botricellesi e di quanti vivono sulla economia della statale ionica.
Gentile direttore, nel ringraziarla per lo spazio che ci ha voluto concedere, ci auguriamo che le Amministrazioni comunali di Sellia Marina, Cropani e Botricello possano convocarsi in un unico consiglio comunale, per discutere responsabilmente delle idee atte ad affrontare e superare la depressione economica prodotta inevitabilmente dalla nuova statale 106".
Il Presidente dell’Associazione civica
Rimbocchiamoci le Maniche
Dott. Alfonso Romeo
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