di PIETRO MARINO*
Ogni 23 Maggio si celebra il giorno in cui è stato barbaramente ucciso, il Dott. Giovanni Falcone , oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.
Sono passati 28 anni dal tragico evento, e continua la sequela di cerimonie e di uomini e donne a difesa di un “Uomo Giovanni Falcone”, che si ribellò all’egemonia di un sistema mafioso che ha regnato in maniera indiscussa dagli anni 70 fino agli anni 90 in Sicilia.
Il Dott. Giovanni Falcone uomo delle istituzioni, Magistrato autonomo che ha assolto alla funzione giurisdizionale con grande passione, onore, lealtà, imparzialità e impegno verso lo Stato Italiano.
Al Dott. Giovanni Falcone non piacevano i professionisti dell’antimafia che in forma singola e associata approfittavano di questo fenomeno sociale, Mafia, come amava definirlo per mettersi in mostra, Egli era un uomo concreto che conosceva il territorio che conosceva gli uomini sotto il profilo umano oserei dire antropologico, tale dote gli valse il pentimento di Tommaso Buscetta boss dei due mondi, che fece conoscere allo Stato il sistema mafioso.
L’immagine del suo volto che viene riproposta in ogni manifestazione, delinea i tratti di un uomo buono, gli occhi di una persona che viveva nella speranza di un futuro migliore, per la sua Sicilia e per l’intera Italia.
La Sua cultura giuridica permise di modificare anche il metodo d’indagine che ha posto fine all’interminabile sequela di assoluzioni per insufficienza di prove che caratterizzavano i processi di mafia in Sicilia negli anni ’70 e ’80. Il metodo si avvale, ancora oggi, di indagini finanziarie presso banche e istituti di credito in Italia e all’estero e permette di individuare il movimento di capitali sospetti. Esso è tuttora adottato a livello internazionale per combattere la criminalità organizzata, oggi valido strumento per le indagini di questo tipo di reati.
Il Dott. Falcone era un uomo innamorato della Sicilia, ha lottato fino alla fine per liberare un territorio oppresso e inquinato dalla Mafia con costanza e abnegazione.
La figura del Dott. Giovanni Falcone deve essere un riferimento per tutti i cittadini, oltre a rappresentare la vita che oggi svolge un magistrato impegnato contro le associazioni mafiose, ndranghetistiche e camorristiche ancora fortemente attive nel territorio, soprattutto Calabrese.
Il nostro pensiero oggi va al Dott. Giovanni Falcone uomo sacrificatosi per la giustizia sociale, per lo sviluppo sostenibile del sud, contemporaneamente deve essere da monito per tutta la società civile a sostenere il grande impegno che i Magistrati onesti e le Forze dell’ordine, anche in sua memoria ogni giorno profondono con grande senso dello Stato.
Ci piace ricordare una celebre frase del Dott. Giovanni Falcone :“La mafia è un fenomeno sociale che a un inizio e avrà una Fine!”
*Avvocato e presidente nazionale di Vitambiente
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