L'Agenzia europea per il controllo delle frontiere ha sottolineato oggi che "sono sempre le autorità nazionali competenti a classificare un evento come ricerca e soccorso".
"Nelle ultime ore di sabato - ha proseguito - un aereo di Frontex che monitorava l'area di ricerca e soccorso italiana nell'ambito dell'operazione congiunta Themis ha avvistato un'imbarcazione diretta verso la costa italiana", sulla quale "era visibile una persona sul ponte. La barca navigava da sola e non c'erano segnali di pericolo. Tuttavia, le termocamere a bordo dell'aereo Frontex hanno rilevato una significativa risposta termica dagli sportelli aperti a prua e altri segni che avrebbero potuto esserci persone sotto il ponte. Ciò ha sollevato i sospetti degli esperti di sorveglianza di Frontex".
Il comandante della Capitaneria di porto di Crotone, Vittorio Aloi, ha spiegato oggi che le loro "motovedette avrebbero potuto navigare anche con mare forza otto", ma "bisogna riferirsi ai piani operativi, agli accordi ministeriali che ci sono...".
"Perché - sottolinea Sea Watch - lasciare quindi intervenire motovedette inadatte come quelle della Gdf costrette a rientrare lasciando il caicco in balia del mare? La politica di gestione dei casi di emergenza in mare in un'ottica di repressione e non di soccorso, inaugurata a partire dal 2019, ha portato domenica alla più grave strage degli ultimi anni sulle coste italiane".
"Come è possibile che il Centro nazionale di coordinamento (Ncc) che ha sede presso il Ministero dell’Interno abbia classificato il caso di un'imbarcazione con 200 persone a bordo con onde fino a 2,5 metri, come 'operazione di polizia' e non come 'evento SAR - 'Ricerca e Soccorso'? Lo chiede la ong Sea Watch riferendosi alla tragedia avvenuta al largo di Crotone, dove sono stati recuperati 67 corpi di naufraghi e vi sono ancora "decine di dispersi".
Frontex, contattata dall'AGI nei giorni scorsi, ha affermato "nelle ultime ore di sabato" un proprio aereo "che monitorava le acque italiane nell'ambito dell'operazione Themis ha individuato un'imbarcazione fortemente sovraffollata diretta verso le coste italiane". "La stessa Guardia Costiera nel 2017 - spiega Sea-Watch - agiva considerando 'ogni imbarcazione sovraffollata un caso Sar di per sé'. Allora, chi da Roma non ha dato l'ordine alla Guardia Costiera di Crotone di intervenire?".
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