Strage sul Lavoro a Crotone: due morti nei campi. CGIL Area Vasta: "La vita di un lavoratore vale più di ogni profitto"

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  18 novembre 2025 15:14

“Ancora sangue nei luoghi di lavoro calabresi, ancora rabbia e dolore per l’ennesima tragedia che poteva e doveva essere evitata. E invece due uomini hanno perso la vita – un agricoltore calabrese di 78 anni e un giovane operaio di origine pakistana – e un terzo lavoratore è rimasto gravemente ferito, in un terrificante incidente tra Pallagorio e Casabona, in provincia di Crotone. L'incidente è avvenuto mentre un trattore, con a bordo tre persone, è precipitato per oltre cento metri a causa del probabile cedimento di una strada rurale, destinata alla raccolta delle olive. La strage non si ferma. Non possiamo più tollerare che il lavoro, agricolo o edilizio, si trasformi in un bollettino di guerra”. È quanto afferma il Segretario Generale della CGIL Area Vasta Catanzaro, Crotone Vibo, Enzo Scalese, che esprime il cordoglio del sindacato per la morte dei due lavoratori.

“Questo dramma conferma che il settore agricolo, come l'edilizia, resta uno dei più esposti e a rischio in Calabria. Il ribaltamento dei trattori è, secondo i dati INAIL, la prima causa di morte sul lavoro in agricoltura, con circa 100 decessi ogni anno, un dato inaccettabile che si è già arricchito di altre tragedie recenti nella nostra regione – afferma Scalese -. Torniamo a sollecitare interventi strutturali che rendano la sicurezza nei luoghi di lavoro una certezza e non una aspirazione da rincorrere nell’estemporaneità dei drammi. Occorre investire realmente in sicurezza, rafforzando la formazione. La responsabilità di questa ennesima strage ricade su tutti: imprese, istituzioni e politica. È ora di agire con decisione e garantire controlli rigorosi. Non si può continuare a morire nei campi, nei cantieri, per le strade. La vita di un lavoratore vale più di ogni profitto, e nessun figlio dovrebbe piangere il proprio padre per motivi che si possono e si devono prevenire”, conclude Scalese.


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