Il murales è stato realizzato dallo street artist catanzarese Claudio Chiaravalloti, a Girifalco
27 giugno 2020 18:54di CLAUDIA FISCILETTI
Il volto del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è ormai simbolo di legalità e lotta alla mafia. Non è un caso che Claudio Chiaravalloti, street artist catanzarese, abbia scelto proprio questo volto per il murales che troneggia a Girifalco, in provincia di Catanzaro, per il ciclo “Tracce di Legalità”.
Claudio Chiaravalloti
Adesso l’opera rappresenta la Calabria nella street art challenge lanciata da E-distribuzione. La “versione graffito” del generale Dalla Chiesa, ha superato le varie sfide fino a giungere in finale, raggiungendo già circa 4mila likes. Le votazioni chiuderanno martedì alle 12. (CLICCA QUI PER VOTARE)
L’opera è stata ideata l’anno scorso da Claudio Chiaravalloti, su commissione del Comune di Girifalco, ed è stata realizzata su una parete di una cabina dell’Enel che si trova di fronte la Caserma dei Carabinieri. “Abbiamo trattato un tema delicato, la lotta contro le mafie, e abbiamo fatto la cerimonia di inaugurazione in presenza dei tre figli di Dalla Chiesa”, ricorda Chiaravalloti che ha iniziato a fare graffiti dal 2001, partecipando a progetti importanti come la scenografia per la settimana della moda di Milano nel 2018, e quella che lo street artist definisce una “graffito comparsa” nel film del 2015 di Gabriele Mainetti, “Lo chiamavano Jeeg Robot”. “Mi sono definito così per sottolineare che sono comunque un artista e non un attore”, spiega lo street artist che, essendo in tema legalità, ha anche il sostegno del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico.
“E’ prezioso il suo supporto, ha sposato la causa aiutandomi e, in un giorno e mezzo, siamo già arrivati a circa 4mila voti. Sono cifre da campagna elettorale per sindaco, non per vicesindaco”, dice Chiaravalloti dell’avvocato Talerico.
Claudio ha le idee ben chiare, per lui il motto “l’importante è partecipare” lascia il tempo che trova. “Per me è importante vincere, dopo una vita di gavetta un premio indica che sto comunque avendo dei riconoscimenti e che ciò che faccio non è vano. E’ bello avere la possibilità di ricevere un premio proprio mentre rappresento la Calabria”, conclude.
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