"Striscia la notizia" a San Luca. Protesta di cittadini e istituzioni: "E' una strumentalizzazione"

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Striscia la Notizia a San Luca
  16 dicembre 2020 19:21

Protestano istituzioni e cittadini di San Luca dopo la messa in onda su Canale 5, nella trasmissione televisiva "Striscia la notizia" del 14 dicembre ,di un servizio girato nel centro pre-aspromontano in cui, è scritto in una nota del Comune, "un giornalista ha intervistato una adolescente che ha dichiarato di passare il tempo libero a fabbricare molotov che poi vanno lanciate contro i carabinieri". "Nel corso del servizio - riporta la nota - lo stesso giornalista ha strumentalizzato la dichiarazione del ragazzo è ha dedotto che a San Luca ci sono i 'bambini soldato'".

La vicenda è stata al centro, fanno sapere gli amministratori del centro del Reggino, di una riunione della Consulta delle Associazioni di San Luca, nel corso della quale è stato lamentato "il grave danno provocato alla comunità sanluchese dal servizio televisivo definito dai presenti all'incontro come assolutamente falso e strumentalizzato per descrivere la comunità sanluchese con i soliti e ormai noti stereotipi. I presenti all'incontro, pur riconoscendo che nella comunità locale esiste un problema educativo che va inserito in un processo che coinvolge anche la questione lavorativa e più in generale quella sociale, culturale e politica, hanno duramente condannato il 'disservizio giornalistico' che non solo non rappresenta assolutamente le dinamiche della vita della comunità di San Luca ma ancora una volta la mortifica e la umilia".

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"Per fare emergere la vera realtà vissuta dai ragazzi di San Luca, che non sono educati a diventare 'bambini soldato' - riporta ancora la nota del Comune - ma ad essere cittadini partecipi e responsabili, la Consulta delle associazioni ha proposto che, per venerdì 18 dicembre, alle ore 10, si organizzi, insieme all'amministrazione comunale, un'assemblea pubblica". All'iniziativa oltre alle scuole e alle associazioni impegnate nel sociale come Save the Children, presente nella realtà locale è stato invitato anche il vescovo di Locri, mons. Franco Oliva.

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