Strutture rurali, test sierologici, piante organiche: i farmacisti di Catanzaro incontrano il dg Bevere

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La dottoressa Musolino e il dottor Corapi

I dottori Corapi e Musolino "hanno esposto le questioni aperte nei vari settori, farmacisti titolari, rurali, collaboratori, informatori scientifici, universitari, ospedalieri, titolari di parafarmacie: un quadro di estrema difficoltà che la categoria tutta sta vivendo"

  06 novembre 2020 17:44

"Un incontro piuttosto concentrato nei tempi ma con un sostanzioso elenco di problematiche esposte. E’ quello che l’Ordine dei Farmacisti ha avuto col dott. Francesco Bevere, Direttore Generale del Dipartimento Salute alla Regione Calabria. Il presidente di Catanzaro dott. Vitaliano Corapi e la delegata FOFI per la Calabria dott.ssa Angela Daniela Musolino hanno presentato tutte le difficoltà che la categoria sta attraversando da anni ancor più in questa fase acuta della pandemia Covid19". Così in una nota stampa dell'Ordine dei farmacisti di Catanzaro.

"I due autorevoli rappresentanti degli oltre 4500 professionisti del farmaco - prosegue la nota - hanno esposto le questioni aperte nei vari settori, farmacisti titolari, rurali, collaboratori, informatori scientifici, universitari, ospedalieri, titolari di parafarmacie: un quadro di estrema difficoltà che la categoria tutta sta vivendo. Corapi, anche nella sua veste di componente del direttivo della Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti , ha manifestato la disponibilità dei farmacisti calabresi a gestire razionalmente i test sierologici, cosa che mitigherebbe la pressione in corso su ospedali e laboratori".

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"Altro fattore di crisi - si legge ancora - la desertificazione crescente dei territori con le farmacie rurali ancora più indispensabili come punto di riferimento sanitario capillarmente distribuito in alcune zone dove oltre alla difficoltà oggettiva della consegna puntualmente dei farmaci da parte dei grossisti è difficile trovare anche i medici generici. Gli organi ordinistici hanno perorato inoltre la causa dei colleghi che operano nelle parafarmacie che pur avendo diffusione capillare e quindi notevoli e quotidiani contatti con il pubblico non sono stati inseriti tra i sanitari soggetti a vaccinazione. Oltre alla possibilità di riportare il servizio CUP anche in questi esercizi".

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"Per non parlare dei farmacisti ospedalieri - evidenziano - che soffrono piante organiche non aggiornate da anni e che in un periodo particolare come quello attuale non hanno visto integrare in organico il posto di quei colleghi andati in pensione. Ed ancora la complessa situazione degli informatori scientifici, con tante posizioni a rischio dovute all’impossibilità di espletare regolarmente le funzioni presso gli ambulatori dei medici. Tutti quei giovani farmacisti disoccupati che potrebbero essere inseriti come nuove figure professionali in tutti quei luoghi in cui si gestisce il farmaco (cliniche private e RSA convenzionate, reparti ospedalieri, istituti penitenziari, ecc.). Per ultimo ma non in termini di importanza, l’istituzione di borse di studio per gli specializzandi in Farmacia Ospedaliera equiparando tale ruolo a quello dei colleghi in Medicina, trattandosi in entrambi i casi di figure sanitarie che espletano la loro attività formativa/professionale all’interno del SSN. I dottori Corapi e Musolino - conclude la nota - hanno ringraziato il DG per l’incontro, per quanto limitato, mentre il dirigente regionale ha rimandato le valutazioni del merito ad una prossima occasione". 

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