
di SETTIMIO PAONE
Ieri sera, a Montauro, presso la Casa della Musica, nella sala concerti di Palazzo Zizzi, si è svolto Christmas Lights – III Edizione, Concerto di Natale che ha saputo regalare al pubblico una serata intensa, carica di emozioni e di autentica magia natalizia.
L’evento, curato dalla scuola di musica dell’Associazione La Radice Sociale APS, è andato ben oltre il semplice appuntamento musicale, trasformandosi in un momento di crescita collettiva per una comunità che, da troppo tempo, vive il peso dell’inerzia e dell’attesa. In questo contesto, la musica si è fatta protagonista assoluta, lanciando un segnale forte e chiaro: la musica è speranza, è rinascita, è possibilità di sopravvivenza culturale e sociale.
Sul palco si sono esibiti musicisti “comuni”, persone che studiano quotidianamente presso la scuola di musica, appartenenti a fasce d’età molto diverse. Bambini, ragazzi e adulti hanno condiviso lo stesso spazio scenico, dando vita a uno spettacolo piacevole e coinvolgente, dimostrando tecnica e bravura. Ad accompagnare e sostenere le esibizioni, con professionalità e competenza, c’erano i maestri delle diverse classi della scuola di musica, veri punti di riferimento didattici e artistici, che con discrezione e passione hanno guidato gli allievi durante l’intero concerto.
Il messaggio veicolato è stato chiaro e potente: insieme si può. Si può costruire, si può crescere, si può sperare. La musica diventa così linguaggio comune, capace di unire generazioni e sensibilità diverse, creando un autentico senso di comunità.
Momento particolarmente significativo della serata è stato l’esordio della Classe di Canto Corale, che ha eseguito tre brani della tradizione natalizia. Un’esibizione capace di emozionare il pubblico non solo per la qualità dell’esecuzione, ma perché esempio tangibile di come la musica rappresenti il futuro e di come, quando si canta insieme, si possano davvero fare grandi cose.
Christmas Lights – III Edizione ha confermato che la musica, quando è condivisione, studio e partecipazione, diventa un atto di resistenza culturale e uno strumento di speranza. Montauro, ieri sera, ha ritrovato nella musica una luce capace di illuminare il presente e indicare una strada possibile per il futuro.
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