Ama Calabria, successo al Teatro Comunale per "Quasi amici", la commedia con Paolo Ruffini e Massimo Ghini

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images Ama Calabria, successo al Teatro Comunale per "Quasi amici", la commedia con Paolo Ruffini e Massimo Ghini

  24 marzo 2023 10:00

di MARIA PRIMERANO

Un volo col parapendio, una vertigine nell’aria, una sensazione di libertà. Si apre così al Teatro Comunale, sullo schermo di fondo alla scena, la commedia "Quasi amici", con i colori della tenda rossa del parapendio che sfavilla nel blu del cielo in cui si libra.

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Molto successo per "Quasi amici", la commedia proposta da AMA Calabria. Un pubblico divertito ha salutato, infatti, con soddisfazione gli attori. Sul palcoscenico i due coprotagonisti, Massimo Ghini e Paolo Ruffini.

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La storia, tratta dall’omonimo film con François Cluzet, Omar Sy e la regia di Olivier Nakache ed Eric Toledano, che ha ottenuto una candidatura ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, una candidatura a Golden Globes, una candidatura a BAFTA, 8 candidature e vinto un premio ai Cesar, una candidatura a Critics Choice Award…è una trasposizione teatrale del testo cinematografico, compiuta con successo.

Massimo Ghini e Paolo Ruffini, nei panni di Philippe e Driss, rispettivamente un aristocratico e un badante ex detenuto, si incontreranno per vicendevole necessità: quel volo in parapendio dell’inizio della commedia non giungerà, infatti, a lieto fine, ma lascerà invalido e tetraplegico Philippe, costringendolo a vita su una sedia a rotelle, da qui la necessità di assumere Dris, un badante che lo aiuti nella quotidianità. Due persone appartenenti a due mondi completamente diversi si confronteranno allora, vicendevolmente, per tutto lo svolgersi della commedia.

Il mondo della musica di Bach, Vivaldi, Puccini è sconosciuto a Drill, che identifica l’Aria sulla quarta corda di Bach nella sigla del noto programma di Piero Angela, Quark, e Puccini musicista, nel nonno di Vittoria Puccini, attrice in Elisa di Rivombrosa, nota serie romanzata televisiva. E ancora, Dris non ha mai letto Apollinaire e Montale, non ha mai capito nulla di arte, confonde Ligabue pittore con Ligabue cantautore. Ma, al contempo, Dris ha il dono della “leggerezza” con cui si interfaccia con Philippe dandogli forza nella vita, oltre che la “sfrontatezza” di trattarlo senza pietà. Ed è proprio nella osmosi continua dei propri differenti e distanti mondi, che i due, nei ruoli di “quasi amici”, in finale si scopriranno, invece, “veri amici”. Un viaggio nel mondo della disabilità condotto con tatto, grazia e piacevolezza. Bravi.

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