“Sulle tracce di Giangurgolo. Il Primo Capitano della Commedia dell’Arte”, al via il progetto dedicato alla maschera calabrese

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images “Sulle tracce di Giangurgolo. Il Primo Capitano della Commedia dell’Arte”, al via il progetto dedicato alla maschera calabrese

  08 settembre 2020 12:25

“Sulle tracce di Giangurgolo. Il Primo Capitano della Commedia dell’Arte” è il titolo del progetto che nasce dall’incontro tra Stefano Mauro attore professionista della compagnia internazionale Aller-Retour Théâtre e Rossella Palamara esperta in comunicazione e organizzazione teatrale entrambi con una passione comune cioè quella del teatro.

Giangurgolo è la maschera calabrese nata presumibilmente nel contesto del teatro intorno alla prima metà del 1600 a Catanzaro e fa parte come Arlecchino, Pulcinella, Brighella, ecc. di quel genere teatrale che rende gloria all’Italia in tutto il mondo, il cosiddetto “Teatro degli italiani”, più conosciuta come Commedia dell’Arte.

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Questa maschera nel tempo ha progressivamente subito una trasformazione e ha perso il “ruolo fisso” di Capitano di Commedia per assumere su di sé altre funzioni e ruoli. In alcuni testi troviamo un Giangurgolo padre di famiglia, poi servitore o commerciante.

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Di esso ne rimangono comunque ancora segni nel contesto del carnevale ma non più nel teatro, soprattutto per merito dell’attore Enzo Colacino, che i due hanno incontrato in quanto ha il merito di tenere in vita la nostra maschera Carnevalesca.

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L’obiettivo del progetto è reinserire la maschera nel panorama della Commedia dell’Arte, affinché, anche all’estero, la Calabria abbia finalmente la sua maschera regionale nel giusto contesto intellettuale e popolare, cioè quello teatrale, avendo contribuito fortemente alla nascita del tipo rappresentativo di Capitano di Commedia. Seguendo la storia di Gianni Rota, il trovatello che diventa poi nobile e crea la maschera di Giangurgolo, nella prima fase del progetto attraverso un’indagine, con documentazione fotografica dei luoghi e registrazioni audio sui racconti popolari, sono stati percorsi i luoghi della maschera.

La prima tappa è stata fatta nella città di Catanzaro nella seconda metà di agosto poi, a seguire, tutti i paesi limitrofi dove Giangurgolo ha fatto luogo. Da questa ricerca fluirà un documentario che rappresenterà un viaggio concreto e realistico ma ha anche un senso simbolico. Infatti, nasce principalmente come desiderio di scoperta e di ricerca di un personaggio, o meglio una maschera come un modo per riconsegnare alla memoria calabrese uno spaccato di grande valore artistico culturale.

Seguire le tracce di Giangurgolo è come seguire un tragitto che permette di recuperare idiomi dimenticati e ricostruire qualcosa che forse non si è mai perso del tutto. Ecco perché, dopo la traduzione in francese e spagnolo del documentario, il progetto si concluderà con la realizzazione di uno spettacolo teatrale, dove la maschera di Giangurgolo rappresenterà attraverso un linguaggio di invenzione la cultura calabrese in tutto e per tutto, nei principali teatri e festival estivi in Italia, Francia e Spagna.

 

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